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Bassa

Martinengo, evade dagli arresti domiciliari: 26enne scovato grazie al drone

Condannato per rapina, si aggirava indisturbato per il paese, tra l’altro privo di mascherina protettiva

Un drone per pattugliare il territorio. Tecnologia e innovazione per verificare eventuali inottemperanze delle prescrizioni impartite sono ormai una realtà, con l’entrata in vigore del Decreto Legge in materia di tutela della salute pubblica.

Non è il primo caso di utilizzo – anche nella bergamasca – da parte delle pattuglie dell’Arma che già nei giorni scorsi avevano potuto avvalersi del supporto degli apparecchi per il controllo del rispetto delle normative vigenti nel contenimento del Coronavirus.

Così, i carabinieri della Stazione di Martinengo, durante l’attività di verifica, hanno individuato una persona nota ai militari proprio grazie alla visione delle immagini estrapolate dalla videocamera del drone utilizzato dagli operatori della Protezione Civile con i quali era in corso un servizio congiunto.

Il 26enne di origine indiana, G.S., era infatti evaso dagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto lo scorso 13 febbraio dal Tribunale di Bergamo per scontare la pena a seguito di una condanna per rapina in danno di un esercizio pubblico e si aggirava indisturbato per il paese, certo di non esser rintracciato.

Così non è stato e, ricollocato nuovamente nel luogo di espiazione degli arresti domiciliari, a suo carico è stato redatta una nuova informativa all’Autorità Giudiziaria a cui, il giovane – tra l’altro privo di mascherina protettiva- dovrà aggiungere anche le sanzioni inflittegli per le violazioni amministrative commesse ai sensi delle vigenti normative nazionali e regionali.

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