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61 anni

Il Covid alle Canarie, Pierangela di Albino lascia la terapia intensiva tra gli applausi dei medici video

Era ricoverata lì dall'otto marzo. Qualche giorno prima era andata a trovare il figlio Paolo, che studia sull'isola spagnola: "Questo video è per dare coraggio alle persone che si trovano in una situazione orribile come quella vissuta da me"

Non è ancora ufficialmente fuori pericolo, ma quel pollice alzato tra gli applausi dei medici è un segno di speranza che dalla Spagna arriva nella sua Val Seriana falcidiata dal Coronavirus. Pierangela Carrara, 61enne di Albino, può sorridere mentre su un lettino lascia il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Insular a Las Palmas di Gran Canaria. Era ricoverata lì dall’otto marzo. Qualche giorno prima era andata dal figlio Paolo, 33 anni, che studia sull’isola spagnola.

“Mamma a fine febbraio era venuta una settimana con le amiche a trovarmi – racconta il ragazzo, che qualche anno fa era stato protagonista di un altro tipo di vicenda a lieto fine, quando aveva perso e ritrovato il portafoglio a Napoli – . Già dai primi giorni si sentiva poco bene, poi è iniziata la febbre. L’ho obbligata a farsi il tampone qui, anche se lei non voleva, perché sapevo già com’era la situazione a Bergamo. Il 4 marzo è risultata positiva e ha iniziato la quarantena e io pure, anche se ero negativo”.

Ore difficili, ma fino a quel momento trascorse con una certa tranquillità: “Non ero molto preoccupato perché mamma ha 61 anni, in piene forze e senza patologie. Quindi ero convinto che si facesse la sua febbre come la maggior parte delle persone. Il 7 marzo l’hanno portata in ospedale per accertamenti anche se stava bene. Essendo lei il primo caso sull’isola potevano permettersi di curarla meglio. Ma in poche ore si è aggrava e l’hanno messa in terapia intensiva”.

covid canarie

Il personale medico spagnolo spiega a Paolo che sua madre potrebbe spirare da un momento all’altro: “Non sto qui a spiegare l’angoscia, il dolore e la paura di questo periodo, anche perché più di una volta mi avevano detto di prepararmi a qualsiasi scenario. Dopo 26 giorni di coma farmacologico si è svegliata e ieri dopo 39 giorni di terapia intensiva è passata a quella subintensiva. Un calvario fortunatamente finito bene. Oggi potrò anche andare a trovarla in ospedale”.

Il 33enne ha voluto riprendere il momento tanto atteso, con la mamma sorridente e l’ovazione del personale ospedaliero: “Questo video è per dare coraggio e forza a tutte quelle persone che si trovano in una situazione orribile come quella che ho passato io. So quanto in questi momenti sia fondamentale qualcosa che ti dia la forza per andare avanti. Ma il mio affetto e la mia vicinanza totale, vanno a tutte quelle persone che purtroppo non sono sono state cosi fortunate”.

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