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Intervista al vice ministro

Misiani: “I sovranisti a due facce, quando l’Europa vuole aiutarci loro dicono no”

Il viceministro dell'economia parla della Fase 2, spiega cosa sono Mes ed eurobond e difende le misure della politica europea contro la crisi economica

Lo studio della Fase 2, un nuovo decreto da varare, i vertici tra Governo e Regioni e poi ancora Mes, Eurobond, la ripresa e i sovranisti. Antonio Misiani, senatore del Pd e viceministro dell’Economia a tarda sera – sabato 18 aprile – risponde alle domande di Bergamonews mentre a Roma si lavora per far fronte ad una pandemia, con tutte le conseguenze che questo ha comportato per l’economia del nostro Paese e l’equilibrio europeo.

Vice ministro, partiamo dallo spiegare che cos’è il Mes e perché fa tanto discutere e divide la politica italiana? 
“Il  Mes è il Meccanismo economico di stabilità. È uno strumento che è stato ideato nel 2011 e nel 2012 e che serve ad aiutare singoli Paesi europei in difficoltà finanziaria. Il problema è che i Paesi che vengono aiutati vengono poi sottoposti ad un piano di rientro e ad una sorveglianza molto stretta. Lo consideriamo non adeguato a questa crisi perchè l’emergenza sanitaria ha colpito tutti i paesi europei e servono strumenti diversi. L’Eurogruppo ha fatto un passo avanti trovando una nuova linea di credito, incardinata sul Mes, ma senza condizioni e senza piano di rientro. Questa scelta se verrà confermata l’Italia avrà uno strumento in più, al di là della propaganda di Salvini e di Meloni  che dicono pesta e corna sul Mes e poi votano contro, come è avvenuto nel parlamento europeo sugli eurobond, che sarebbero uno strumento migliore e che sono l’obiettivo del Governo italiano”.

Che cosa sono gli eurobond e perché sarebbero così utili al nostro Paese?
“Gli eurobond sono un’emissione di titoli pubblici di debito fatta a livello europeo, avendo dietro tutta la forza dell’economia europea e quindi con tassi molto bassi. È sempre un debito, ma meno costoso rispetto agli interessi che lo Stato Italiano è costretto ad offrire sui Btp o su altri titoli di Stato. C’è una resistenza dei Paesi dell’Europa del Nord, capitanati dall’Olanda, e c’è una resistenza dei sovranisti , degli amici di Salvini e della Meloni che in Italia, dicono che c’è troppa poca Europa e poi negli altri Paesi sostengono che non si devono fare gli Eurobond e lasciare l’Italia al suo destino”.

L’Europa allora non ci sta abbandonando?
“Le istituzioni europee hanno fatto passi in avanti impensabili rispetto a poco tempo fa. Il piano di acquisto di titoli della Banca centrale europea di 750 miliardi di euro, il piano di investimenti di Bei che vale 200 miliardi,  la cassa integrazione europea che vale 100 miliardi di euro, l’allentamento delle regole che ha permesso all’Italia di aiutare le imprese. Il problema non è l’Europa, che sta facendo tutto quello che serve. Il problema sono i singoli stati nazionali, il problema è l’egoismo e il sovranismo economico, di chi pensa di riuscire a superare questa crisi da soli. Da soli non si fa nulla, da questa crisi usciremo tutti insieme”.

Ascolta qui l’intervista integrale al viceministro Misiani.

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