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Atb e astra

Coronavirus, Scarfone: “Serve un fondo nazionale per il trasporto pubblico”

Gianni Scarfone: "Sarebbe un errore immaginare di rispondere solamente alle esigenze immediate di natura finanziaria e settoriale e non fare lo sforzo di proporre un approccio sistemico ad un mondo che sarà nuovo da molti"

Nel mese di marzo 2020 l’effetto Coronavirus ha determinato un crollo verticale della domanda del trasporto pubblico (-80%) e dei ricavi da biglietti e abbonamenti (-74%). La situazione è destinata a peggiorare nel mese di aprile. La perdita di ricavi da traffico media mensile è stimabile, a livello medio nazionale, in oltre 200 milioni di euro.

Intanto si è ricorso alla contrazione delle percorrenze nell’ordine del 45%. E per l’attuale mese di aprile la riduzione di corse si prospetta oltre il 60%.

Le aziende di trasporto pubblico dichiarano una perdita media dei ricavi pari al 87%. Per non parlare dei ricavi derivanti dalla gestione della sosta, attività nella maggior parte dei casi redditizia per le aziende, che hanno registrato una diminuzione media pari al 72%.

Gianni Scarfone, direttore di Atb, amministratore delegato di Teb e presidente di Asstra (Associazione Trasporti alla quale aderiscono le aziende del trasporto urbano ed extraurbano, esercenti servizi con autobus, tram, metropolitane, impianti a fune, le ferrovie locali e le imprese di navigazione lagunare e lacuale) di fronte a questo quadro drammatico vede un’opportunità per la Fase 2 e per l’intero settore.

“Sarebbe un errore immaginare di rispondere solamente alle esigenze immediate di natura finanziaria e settoriale e non fare lo sforzo di proporre un approccio sistemico ad un mondo che sarà nuovo da molti, se non da tutti i punti di vista – afferma Scarfone -. Ritengo sia indispensabile, vista l’esperienza che stiamo attraversando trasformare in senso positivo lo straordinario che stiamo vivendo, in una nuova ordinarietà, proponendo al Governo un nuovo patto sociale, non con proposte esclusivamente di settore, ma unendo in uno sforzo comune tutto il sistema produttivo e le istituzioni di formazione scolastica e universitaria”.

Se al quadro generale Scarfone chiama tutti a collaborare per disegnare un nuovo mondo, anche della mobilità, non manca di fare i conti. E lancia un appello.
“Occorre istituire un fondo statale con una dotazione iniziale di 600 milioni di euro per compensare le minori entrare per ricavi da traffico e i maggiori costi imputabili alla gestione della crisi – afferma Scarfone -. Si deve reintegrare la dotazione patrimoniale del Fondo di Solidarietà Trasporto pubblico locale in misura corrispondente alle risorse dallo stesso erogate per la causale Covid-19 e stanziare risorse aggiuntive per la copertura delle misure di sostegno al reddito e per periodi ulteriori rispetto alle 9 settimane previste dal DL n. 18/2020. Per un periodo di un anno dalla data di avvio delle misure di contenimento del virus Covid-19, incentivare e finanziare la stipula di contratti di solidarietà in modo da fronteggiare la necessaria gradualità nella ripresa dei servizi di trasporto pubblico locale fino al ripristino della normale programmazione. Introdurre meccanismi di indicizzazione del Fondo Nazionale Trasporti e ripristinare la dotazione2019 per avviare un processo di rafforzamento duraturo e strutturale del settore”.

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