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Il decalogo per organizzare le nostre risorse per il dopo-quarantena

La temporanea diminuzione delle entrate mensili può mettere in uno stato di agitazione anche la persona più parsimoniosa: avere un quadro globale della propria attitudine agli acquisti è uno strumento utile per contenere l’ansia

Vivere la casa in quarantena ci ha imposto di porre più attenzione sui temi di economia domestica: l’organizzazione della casa, delle scorte e l’amministrazione delle spese. Per alcuni, fra le maggiori preoccupazioni, oltre alla salute, ci sarà il denaro. Qualcuno ha avuto una significativa riduzione delle entrate che richiede un temporaneo cambio di stile di vita. Come consumatori ci stiamo ritrovando a vivere un momento pieno di limitazioni, con la probabile conseguenza di aver sostenuto solo spese legate alla sopravvivenza.

La temporanea diminuzione delle entrate mensili può mettere in uno stato di agitazione persino la persona più parsimoniosa. Quindi, avere un quadro globale della propria attitudine agli acquisti è uno strumento utile per contenere l’ansia.

Prima di passare al decalogo voglio che memorizziate questo concetto semplice: il costo opportunità. Che cos’è? È il sacrificio economico che una persona deve compiere per effettuare una scelta. Per farvi un esempio: se non vi sentite bene e credete di dover sostenere una spesa che vi faccia stare meglio (ipotizziamo il percorso con uno psicologo, uno strumento per fare attività fisica in casa, un contratto per accedere più agilmente a internet), ricordate che non sostenere questa spesa – perché ritenuta eccessiva – potrebbe costarvi di più in termini di benessere (quanto vi costa non curare un disagio psichico con lo psicologo? Quanto vi costa non fare movimento? Quanto vi costa non avere un collegamento internet decente?).

Ecco un decalogo per aiutarvi a fare un punto pratico sul denaro, per ragionare su risparmio e piccoli investimenti:

Osservare: cosa mi serve per vivere?

Se non avete la minima idea dei bisogni, vi consiglio di cercare in rete “La Piramide di Maslow”. Comunque, le domande da farsi in generale sono: che tipo di spese sostengo mensilmente?
1) Spese fisse (come il mutuo, l’affitto e la restituzione di un finanziamento)
2) Spese varie sulle quali non avete un monitoraggio stretto.
Cibo, energia, vestiti, benzina: quali sono le spese ordinarie e che vi garantiscono la sopravvivenza? Scrivete su un foglio la lista, considerando anche i consumi del nucleo famigliare.

Controllare le liquidità

Quando le entrate sono regolari (stipendi e vendite fisse) abbiamo una percezione delle nostre risorse molto relativa perché sappiamo che in linea di massima avremo delle entrate di un certo
tipo. Per far fronte all’incertezza invece è necessario conoscere nel dettaglio le risorse a disposizione: risparmi, depositi, assicurazioni. Scrivere su un foglio tutto quello che avete a disposizione – in famiglia o singolarmente – diventa il riferimento per capire se tutte le spese per la vostra sopravvivenza sono coperte. Mensilmente controllate il conto e osservate la differenza che c’è con le spese: è il modo migliore per verificare che le uscite di denaro annotate sul foglio corrispondano al vero.

Imparare a risparmiare

Iniziate per gradi. Ci sono milioni di tecniche ma per iniziare basta un barattolo o un quaderno in cui mettere i propositi di risparmio. Potete guardare che cos’è il Kakebo, il libro dei conti di casa ai quali ricorrono i Giapponesi (che è simile al libro dei conti delle nostre nonne). Questo quaderno è il libro delle promesse, delle auto-lavate di capo e dei propositi. Se siete più tecnologici utilizzate Excel o le forme di deposito nell’home-banking: cominciate a destinare piccole somme periodiche mensili per garantirvi un weekend di relax.

Sapere a chi chiedere aiuto

Pensate alle persone con le quali avete legami che potrebbero, nell’ipotesi peggiore, farvi un prestito in denaro. Magari non vi servirà, ma avere chiaro in testa la vostra rete d’appoggio vi farà
sentire più tranquilli. Se proprio non c’è nessuno, informatevi su chi può rilasciarvi finanziamenti.

Darsi un tetto massimo di spesa

È facile monitorare cifre contenute: la lista della spesa va fatta considerando un budget. In questo modo, se non lo facevate da tempo, capirete esattamente quanto spendete. Darsi un limite di
spesa aiuta ad affrontare l’acquisto con sicurezza.

È il momento per eliminare i vizi

Tagliare le spese che fanno male alla vostra salute è un modo per recuperare risorse economiche. Ricordate che le “cattive” abitudini per essere sradicate hanno bisogno di essere sostituite con una nuova abitudine. Se decidete di smettere di fumare dovete sostituire questo gesto con una nuova attività. Ad esempio: cantare non costa nulla. Cantate una canzone ogni volta che vi vien voglia di fumare. Pensate a tutti i soldi che risparmierete per compravi il biglietto del concerto del vostro cantante preferito che riprenderà il tour non appena la situazione si sarà sistemata.

Ricordatevi delle spese che non state sostenendo

È naturale pensare in negativo e a tutte le entrate che verranno a mancare, ma focalizzatevi anche sulla diminuzione delle uscite che avete avuto in questo periodo: se avete fatto la quarantena a
casa non avrete speso in benzina, tutte le attività che non avete potuto fare (andare al ristorante, dal parrucchiere, dall’estetista …) potranno essere recuperate. È una piccola consolazione, ma in
questo momento anche il pensiero più semplice aiuta.

Scelte etiche e relazioni

Il risparmio estremo non è la soluzione per affrontare un periodo di instabilità. C’è bisogno di fiducia e condivisione reciproca. Optare per l’acquisto di merce da persone che si conoscono per
sostenerle nel riavvio dell’attività, parlare e approfondire le conoscenze di un prodotto naturale ci aiuta a ricostruire le relazioni. Magari non è la soluzione più economica, ma aiutarsi nella ripresa non ha prezzo. Durante la quarantena avrete imparato a fare tantissime cose da soli, ma il pane del panettiere e il taglio del parrucchiere forse sono la soluzione migliore.

A cosa non posso rinunciare per il mio benessere?

Rossetto, verdura, un libro, i Lego, le scarpette rosse, teatro e viaggiare. Che cosa vi manca nella maniera più assoluta in questa quarantena e che non avete potuto acquistare? Scriveteli su un
foglio per ricordare. Consapevolezza prima di tutto.

Se tutto fosse aperto, dove spenderei il mio denaro?

Cominciate a pensare alla normalità, ai posti che volete rivedere e con chi li vorrete rivedere. Destinate un budget per i nuovi sogni e per festeggiare la libertà, che fino a poco tempo fa davamo
per scontata.

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