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Cisl bergamo

Coronavirus, “Nella fase 2 le donne rischiano di pagare di più”

Dichiarazione di Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo: "Congedi, permessi e rimborsi: nella fase 2 servirà fare attenzione alle famiglie"

“Vanno confermati e, dove possibile, rafforzati permessi e congedi per i genitori con figli in età scolare, perché non siano proprio le famiglie a pagare il conto più salato di questa crisi e della situazione che sfocerà all’uscita dall’epidemia”.

Francesco Corna, segretario generale di Cisl Bergamo alza l’attenzione sulla situazione di molte famiglie, da tre mesi alle prese con la chiusura delle scuole e con la prospettiva di dover far fronte alla mancanza di ogni situazione di appoggio, comunale, privato o religioso, per i figli durante le vacanze estive.

“Se non sarà previsto un impegno concreto, molte famiglie saranno costrette a scegliere tra gestione dei figli e mantenimento del posto di lavoro: se, com’ è facilmente ipotizzabile, non sarà possibile organizzare iniziative come CRE e Campus estivi che hanno l’obiettivo di alleggerire i genitori che lavorano, sappiamo già che a farne le spese maggiormente saranno le donne lavoratrici. In questa prima fase, infatti, sono già state utilizzate quasi tutte le ferie, e permessi e congedi si esauriranno con grande velocità: allora, è quasi scontato che sarà la mamma a dover rinunciare allo stipendio se non al posto di lavoro, dal momento che nella maggioranza dei casi è quello maschile il trattamento economico migliore all’interno della famiglia. La cosa non cambia di valore anche se rovesciata: i lavoratori si trovano giocoforza a fare i conti con una situazione imprevista e non gestibile da loro, con l’aggravante che anche i nonni- baby sitter, dove sono presenti, non sono loro malgrado disponibili.
Occorre che il Governo si faccia carico di queste situazioni anche e soprattutto adesso che si parla di graduale ripartenza”.

Per il segretario della Cisl, infine, vanno dette parole chiare circa i rimborsi alle famiglie che hanno anticipato i costi della frequenza scolastica dei figli: “che siano iscrizioni o pagamenti di servizi connessi alla didattica, va trovato il sistema che consenta ai genitori di richiedere la parte di rata non usufruita. L’attenzione della Cisl per la famiglia è fuori discussione, ricordiamo che anche durante l’ultima crisi economica chi ha sofferto maggiormente sono state le famiglie con figli minori e questo non si deve ripetere nuovamente. Permessi parentali e smart working – conclude Corna – sono strumenti indispensabili per limitare il problema”.

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