Antonio Misiani, il viceministro di Bergamo all’economia, lunedì a Mattino5 ha annunciato che il nostro Paese “non richiederà l’accesso alla linea di credito del Mes, il Fondo Salva Stati”, neanche dopo l’accordo raggiunto la scorsa settimana dall’Eurogruppo, che prevede di accedere ai fondi del Mes senza condizionalità a patto che vengano utilizzati per spese dirette e indirette legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
“Il Mes – ha spiegato il senatore Misiani – non lo utilizzeremo. Useremo però il programma per la cassa integrazione europea, useremo i 200 miliardi della BEI (Banca Europea degli Investimenti) e le altre possibilità che le istituzioni europee hanno deciso in queste settimane, come l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, che permette garanzie al 100% attivate con l’ultimo decreto sulla liquidità delle imprese”.
Il viceministro ha quindi anticipato che per il prossimo decreto, quello di aprile che “sarà molto consistente, più del decreto di marzo, il Governo chiederà “al Parlamento un altro scostamento del deficit”. Il fabbisogno, ha concluso, sarà coperto “in parte coi fondi europei che sono stati svincolati: sono 10-11 miliardi, fondi comunitari della programmazione del bilancio europeo che, grazie a una decisione di qualche settimana, fa potremo svincolare e riutilizzare per l’emergenza sanitaria”.
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