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Come funziona

Oggicomestai? L’app web per combattere il virus: ma serve la partecipazione di tutti

Affinchè raggiunga il suo obiettivo, l'app web deve essere sfruttata da più gente possibile: solo così si raccoglieranno abbastanza dati per iniziare la ripresa.

Una web app per monitorare quotidianamente lo stato di salute di tutti i bergamaschi e, in base ai preziosi dati raccolti, poter prendere le migliori decisioni possibili per affrontare la fase della ripresa.

Un obiettivo nobile e di grande importanza quello di oggicomestai.it, applicazione online dalla mezzanotte sviluppata da Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo e Comune di Bergamo con l’adesione del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci per conto degli altri 243 comuni della provincia per combattere meglio il Coronavirus sul territorio bergamasco.

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“Oggicomestai”: lo stato di salute dei bergamaschi controllato tramite un’app

Sviluppata dal Comune di Bergamo, si diceva, ma valida per tutti i Comuni della Bergamasca: “Avrà un senso se parteciperanno in molti – ha spiegato in teleconferenza il sindaco del capoluogo Giorgio GoriCiò che chiediamo a tutti è un gesto di responsabilità: aggiungere e aggiornare ogni giorno le proprie informazioni sanitarie”.

Il tema di dati personali e sanitari, ovviamente, è delicato ma l’applicazione è stata sviluppata sulla base di tre database differenti: uno dedicato esclusivamente ai dati anagrafici, protetto, cifrato e ad esclusiva disposizione di Ats Bergamo; il secondo che registra le patologie pregresse e il terzo che aggrega i dati sui sintomi.

All’anagrafica del cittadino viene attribuito un codice cifrato per poter incrociare i dati con quelli dalla popolazione e permettere alle autorità competenti di effettuare analisi integrate e fornire indicazioni ai cittadini.

app comune

“Ciò che differenza questa applicazione dalle altre, prima fra tutte quella regionale, è che questa non si basa sull’anonimato e richiede un aggiornamento continuo – ha sottolineato Cristophe Sanchez, Ceo di VisitBergamo che ha coordinato lo sviluppo e assicurerà l’assistenza tecnica agli utenti che avessero difficoltà 7 giorni su 7 dalle 8 alle 24 – C’è un aspetto molto importante da evidenziare: il gestore di un profilo può aggiungere e aggiornare anche quello dei familiari, eventualità fondamentale nel caso degli anziani che non hanno accesso a internet o non sarebbero in grado di procedere con registrazione e compilazione dei campi richiesti. In città sono circa 10mila. Il nostro obiettivo è un censimento esteso in quello che è il territorio più colpito, che probabilmente ripartirà per ultimo se non riuscirà ad avere una conoscenza approfondita della situazione e prendere le decisioni conseguenti”. 

E l’appello è rivolto non solo ai cittadini che accusano o hanno accusato sintomi ricollegabili a un’infezione da Coronavirus, ma anche a quella fetta di popolazione sana.

La registrazione al portale è semplice e richiede non più di cinque minuti, al primo accesso: una volta inserito il numero di cellulare e scelto una password, sul proprio telefonino arriva un codice a 4 cifre per poter completare l’accesso.

Poi è la volta dei dati personali: nome, cognome, data e luogo di nascita per calcolare in automatico il codice fiscale (modificabile manualmente in caso di errori ndr), fondamentale per mettere in relazione utente e medico di base. Automatico anche l’inserimento dell’indirizzo se si acconsente a far rilevare la propria posizione.

A questo punto inizia la profilazione, con un questionario approfondito sulle abitudini (“Ti sposti per lavoro?”)  e sui sintomi: “Nei due mesi precedenti hai avuto sintomi riconducibili al Covid19 e oggi cessati?”; “Hai fatto il tampone?”, “Era positivo o negativo?”; “Oggi come stai?” (Per chi presenta sintomi, selezionabili e da approfondire nei dettagli, viene chiesto anche di fornire informazioni su patologie pregresse, ai farmici in uso ecc).

Al termine dell’operazione viene richiesto un indirizzo mail: ogni giorno, alle 17, l’utente riceverà un messaggio nella sua casella di posta elettronica che ricorda di aggiornare i dati e, in caso di mancata risposta, alle 19 lo stesso invito verrà fatta con un sms.  

L’aggiunta di un’altra persona al profilo segue esattamente la stessa trafila, ad accezione della prima parte dove si chiede se si tratta di un convivente oppure no: l’utente principale gestisce i dati sanitari di tutti, sarà lui ad aggiornarli giorno dopo giorno. Dal secondo accesso, si dovrà solo rispondere alla domanda sull’attuale stato di salute. 

Gran parte del successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità di far presa sui cittadini: un’ampia partecipazione può mettere in condizione i Comuni di sapere esattamente quale sia la situazione sul proprio territorio (in forma anonima ndr) e, potenzialmente, ogni medico di base di avere una fotografia completa dell’evoluzione clinica dei propri pazienti.

Il richiamo, ancora una volta, è alla responsabilità: superare il timore della concessione dei propri dati (ripetiamo, protetti, criptati e a disposizione della sola Ats) per donare alla collettività tutti gli strumenti necessari per ragionare su una ripresa più rapida e sicura.

“Con questi dati a disposizioni potremo svolgere al meglio la nostra funzione di prevenzione – ha spiegato Iorio Riva, dirigente Ufficio Sindaci di Ats Bergamo – In un momento di emergenza per Bergamo, un’app di questo tipo può fare la differenza: richiede solo la motivazione da parte del cittadino. I Comuni avranno un dato aggregato su cui riflettere, noi un dato oggettivo su cui intervenire. La partecipazione dei cittadini asintomatici è fondamentale tanto quanto quella di chi ha sintomi”. 

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