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L'iniziativa

Emergenza Coronavirus: l’arte di Pina Inferrera a sostegno del Mario Negri

Sul sito di Gilda Contemporary Art sono visibili opere fotografiche dell'artista che possono essere acquistate tramite una donazione diretta all’Istituto Mario Negri

L’arte è in grado di arrivare direttamente al cuore delle persone. Riesce a far riflettere, comunicare un messaggio e raccontare di noi stessi e di quello che ci circonda in maniera estremamente efficace.

Può raggiungere le corde più profonde dell’animo umano e suscitare emozioni, come nel caso dell’artista Pina Inferrera, che conduce all’esplorazione della realtà circostante, spaziando dall’osservazione della natura, l’ambiente e l’uomo, all’analisi di reperti.

Grazie alla sua generosità, la galleria “Gilda Contemporary Art” lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno dell’istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” perchè la terapia contro il Covid-19 non può aspettare.

Sul sito di Gilda Contemporary Art sono visibili opere fotografiche di Pina Inferrera che possono essere acquistate tramite una donazione diretta all’Istituto Mario Negri. La serie di fotografie, intitolata “Fragile – Maneggiare con cura”, esprime l’intima connessione di Uomo e Natura anche nella fragilità, ponendo l’attenzione sulla vulnerabilità umana, condizione condivisa in questa emergenza sanitaria.

Il progetto nasce dalla propositività di Paola Suardi, fondatrice di Alterego Comunicazione, e dell’artista Pina Inferrera che dona la propria arte a sostegno dell’impegno dei ricercatori del Mario Negri, di cui da sempre apprezza l’eticità e l’inestimabile contributo alla scienza.

L’edizione è limitata a cinque esemplari per ogni immagine, formato 60 x 85 cm, stampati su carta cotone, firmati dall’artista e numerati. Le opere si prestano a costituire dittici o trittici e sono disponibili anche formati più piccoli.

In questi giorni segnati dalla pandemia del Coronavirus, l’istituto è impegnato in prima linea: in collaborazione con gli Ospedali Niguarda e Sacco di Milano e Papa Giovanni XXIII di Bergamo portando avanti diverse linee di ricerca, per comprendere i meccanismi di azione del virus Covid-19 e trovare una soluzione all’attuale emergenza sanitaria. “Questi sforzi – spiega il professor Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri e membro del Consiglio Superiore della Sanità – potrebbero portare in tempi brevi a contrastare in modo efficace il virus riducendo il numero di ammalati”.

L’istituto è una fondazione privata senza scopo di lucro che opera da sessant’anni nell’ambito della ricerca biomedica a servizio della salute pubblica. A contraddistinguerlo l’impegno a non brevettare le proprie ricerche per far sì che immediatamente e gratuitamente siano accessibili alla comunità scientifica e ai pazienti. L’indipendenza è uno dei valori fondanti dell’Istituto, che lo rende autonomo rispetto a interessi commerciali, partiti politici e credo religiosi.

Attenta alla dimensione sociale, dal rispetto per l’ecosistema alla dimensione comunitaria consapevole, Gilda Contemporary Art conferma la riflessione nei confronti della funzione sociale della cultura ampliandola con un supporto concreto, attraverso la campagna di raccolta fondi a favore della ricerca. L’arte e la cultura possono avere un ruolo nella diffusione di una maggiore consapevolezza dell’importanza della ricerca scientifica, uniti per risolvere l’emergenza sanitaria e migliorare la vita di tutti.

Pina Inferrera ha sempre creduto nella ricerca come parte intrinseca del progresso a fianco dell’umanità, cosi anche il suo impegno nell’arte è rivolto all’identificazione della realtà circostante con l’intento di indagare l’uomo e il suo habitat. Spazia dall’osservazione della natura e l’ambiente all’analisi di reperti. Ha sperimentato varie possibilità espressive: video, installazioni, fotografia. Adoperando scarti industriali ha realizzato opere site-specific dalle dimensioni imponenti capaci di ridisegnare lo spazio.

Ha usato materiali innovativi che negli anni ‘80 ha definito “La Natura creata dall’uomo”. La fotografia è il mezzo privilegiato, e l’artista pur partendo dall’osservazione obiettiva della realtà, non rinuncia alla poeticità della visione. Le sue immagini si muovono fra reale e surreale in una natura incontaminata in cui l’uso particolare della luce suggerisce uno spazio spirituale. La sua aspirazione è di condividere un percorso del contemporaneo esaminando e mettendo a fuoco problematiche ambientali e lo stato d’animo esistenziale riconducibile allo Stimmung descritto da Heidegger. L’interesse verso la natura altro non è che una visione dell’uomo come parte intrinseca della natura stessa, una visione panteistica che immagina la spiritualità come la diretta conoscenza ed esperienza dell’universo.

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