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Emergenza coronavirus

Pasqua, appello dei sindaci alla responsabilità: rischio multe da 500 euro

Mobilità in aumento del 3%, anche la Regione lancia l'allarme: "Troppo movimento verso i luoghi di villeggiatura, non è ora di abbassare la guardia"

Sarà la Pasqua dei posti di blocco. Il messaggio, tutt’altro che implicito, è quello di restare a casa per non vanificare gli sforzi fatti sinora. Ma i continui richiami alla responsabilità non sempre sono sufficienti. Lo sanno bene i sindaci, che in questi giorni hanno alzato la voce per chiedere un’ulteriore prova di maturità ai cittadini, tentati dalle belle giornate e dall’arrivo del ponte di Pasqua e Pasquetta.

Controlli e sanzioni

Un supporto, a dire il vero, i sindaci lo hanno chiesto anche alle forze dell’ordine, chiamate ad intensificare i controlli. “Mirati, negli orari di salita e discesa dalla valle” li ha sollecitati Jonathan Lobati, sindaco di Lenna e presidente della Comunità Montana Valle Brembana, “per intercettare i flussi di persone dirette nelle seconde case”. Un fenomeno col quale si è fatto i conti sin dall’inizio dell’emergenza: famiglie intere che di notte o all’alba, in barba ai divieti, si sono spostate dalla città alla montagna pensando che quest’ultima fosse immune dal virus. Tant’è che in molti comuni si sono viste case chiuse da anni improvvisamente riaperte.

Ne hanno parlato giusto ieri i vertici della Regione, segnalando un aumento della viabilità sulle principali direttive verso i luoghi di villeggiatura. A Bergamo la mobilità è in aumento del 3% come in Lombardia. Un aumento che per quanto possa sembrare piccolo corrisponde a migliaia e migliaia di persone in più che si muovono per strada.

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Controlli anti-esodo li ha invocati Giampiero Calegari, sindaco di Gorno a capo della Comunità Montana Valle Seriana, nella lettera inviata a Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. “Tutti noi conosciamo bene il dramma della Valseriana – ha scritto -. Non possiamo in alcun modo arretrare ora”.

I posti di blocco si concentreranno anche sulle arterie stradali che portano verso i laghi di Endine e Iseo: “Ben vengano, ma spero sia la responsabilità dei cittadini a fare la differenza – commenta Adriana Bellini, sindaco di Credaro e presidente della Comunità Montana dei laghi bergamaschi -. Trascorrere la Pasqua in famiglia non è un sacrificio poi così grande”.

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In Prefettura si sono svolte due riunioni. Oltre ai posti di blocco delle forze dell’ordine e agli elicotteri è stato annunciato anche l’impiego di droni, per sorvolare parchi e piste ciclabili. Occorre però ricordare anche le sanzioni previste per chi non rispetta le misure di contenimento. Ai pedoni che si spostano senza valida giustificazione toccherà sborsare almeno 400 euro, che diventano 533 euro per le persone a bordo di un veicolo senza gli ormai famosi “comprovati motivi di urgenza” o “necessità”.

Se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla contestazione o notificazione del verbale (e non più entro 5 giorni come in precedenza all’epidemia) si applicano le disposizioni relative al pagamento con riduzione del 30%. In pratica, se si paga entro un mese la somma da versare sarà di 280 euro per i pedoni, 373 euro per i trasgressori alla guida di un veicolo. E attenzione: le sanzioni aumentano e non poco se si è recidivi.

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