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La panoramica

AiutiAMOseriate, Eni, Angelo Po e… donazioni e raccolte per l’emergenza Coronavirus

Tante aziende, associazioni, enti di diversa natura e semplici cittadini hanno dato il proprio contributo e/o promosso iniziative solidali

Insieme all’emergenza Coronavirus prosegue la solidarietà per affrontare l’emergenza. Tante aziende, associazioni, enti di diversa natura e semplici cittadini hanno dato il proprio contributo e/o promosso iniziative solidali.

Vi proponiamo quelle organizzate in questi giorni.

Cesvi ha donato 500 ventilatori polmonari per un valore di 277mila euro all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo. Più precisamente, 150 andranno alle RSA (residenze sanitarie assistenziali) che hanno accolto pazienti Covid-19 che devono completare il percorso di recupero; gli altri saranno assegnati ai tre alberghi che ospitano pazienti Covid-19 positivi a bassa intensità per ossigeno terapia. “Cesvi opera da sempre nelle più gravi emergenze umanitarie del mondo – spiega la presidente Gloria Zavatta – Ora a trovarsi in una seria situazione di emergenza è l’Italia e, in particolare, la città di Bergamo dove Cesvi è nato 35 anni fa. Siamo orgogliosi di aver acquistato e donato all’ATS di Bergamo questi macchinari che saranno usati per ossigeno terapia di pazienti positivi al Covid-19 ospitati nelle strutture residenziali e negli hotel allestiti per la loro accoglienza”.

Grazie alla gara di solidarietà lanciata da Cesvi, inoltre, sono state consegnate 350mila mascherine chirurgiche per Bergamo. Il materiale è stato consegnato grazie a DHL Express all’ospedale Papa Giovanni XXIII, all’ospedale da campo degli Alpini e a operatori e volontari Cesvi impegnati nei progetti in favore degli anziani. L’azienda, che aveva già sostenuto l’organizzazione umanitaria con una donazione e attraverso la campagna “Italia, abbiamo un gesto d’amore in consegna per te”, si è adoperata per rendere la logistica della spedizione il più possibile rapida, nonostante il momento molto difficile per il traffico commerciale, permettendo l’arrivo di materiali fondamentali in tempi molto veloci.
Grazie al contributo di privati cittadini e aziende e all’impegno di molti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo e dello sport, Cesvi ha finora raccolto complessivamente 4 milioni di euro, che sono stati già investiti per progetti legati all’emergenza Covid e che hanno permesso la fornitura di 700mila dispositivi di protezione, oltre 500 ventilatori, un cardio help, una tac mobile e altre attrezzature mediche fondamentali alla città di Bergamo. Una fornitura di mascherine è stata consegnata anche al Comune di Bergamo per la distribuzione ai cittadini. Molto, però, resta ancora da fare.
Per unirsi alla gara di solidarietà promossa da Cesvi e offrire un contributo è possibile fare una donazione online sul sito di Cesvi o attraverso bonifico sul conto corrente IT92R0311111299000000000095 oppure partecipare alla campagna di crowdfunding dedicata su Go Fund me: https://www.gofundme.com/f/emergenza-covid-cesvi-per-bergamo. È attivo anche il numero verde 800 036 036 per donazioni telefoniche.

Gli albergatori Best Western dedicano a tutto il personale sanitario attivo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’iniziativa “Grazie di cuore”, resa possibile grazie alla collaborazione con Cesvi. Il gruppo alberghiero vuole esprimere riconoscenza a medici, infermieri e personale sanitario che da molte settimane svolge un lavoro enorme, in condizioni critiche in una delle zone più colpite in Italia. “Noi albergatori Best Western, da nord a sud, vogliamo regalare un pensiero per il domani e off¬rire quello che sappiamo fare meglio: la nostra ospitalità – dichiara Walter Marcheselli, presidente di Best Western Italia. Il nostro settore è stato molto colpito da molte chiusure: riaprire i nostri alberghi ripartendo con questi specialissimi ospiti è per noi motivo di gioia e orgoglio”. Saranno 3mila i pernottamenti messi a disposizione dai 180 hotel Best Western presenti in 120 destinazioni italiane: sarà possibile prenotare i soggiorni a partire dalla fine dell’emergenza, quando si potrà tornare a viaggiare, fino al 31 dicembre 2021.

Eni ha donato all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo quattro ventilatori polmonari, 30mila maschere FFP2 e 100mila mascherine chirurgiche. Eni è tra le aziende in prima linea dall’inizio dell’emergenza con iniziative a sostegno della lotta contro il coronavirus: continua a mettere in campo molteplici interventi in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale per supportare il Paese in questa impegnativa situazione. La donazione all’Ats di Bergamo non è la prima azione di Eni sul territorio: ENI, infatti, ha effettuato donazioni anche all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e all’ASST Bergamo Est. Un impegno destinato a continuare anche nelle prossime settimane in collaborazione con la Protezione civile e le altre strutture pubbliche, come fanno sapere dall’Azienda.

Prosegue l’impegno de “Le Due Torri” contro l’emergenza Coronavirus. Le serrande dei negozi, fatta eccezione per le attività considerate dal Decreto Ministeriale di prima necessità (Esselunga e parafarmacia), sono abbassate dallo scorso 12 marzo ma il centro commerciale di Stezzano continua comunque a far sentire la sua presenza. E lo fa come nel suo stile: in modo attivo, solidale e originale.
In primis attraverso la raccolta fondi a favore del policlinico San Marco – Gruppo San Donato di Zingonia, in prima linea nella cura dei pazienti affetti da Covid, attiva ormai da un mese.
Inoltre il 14 e il 16 aprile, in collaborazione con il ristorante Befed, il centro organizzerà la consegna di galletti alla brace per il personale sanitario dell’ospedale di Zingonia: un omaggio per far sentire la vicinanza della struttura a tutti coloro che, rischiando la loro salute, continuano a lavorare con dedizione e abnegazione per assistere le persone malate di Covid-19. Da Stezzano partiranno quindi succulenti galletti con contorno di patate fritte, la specialità di Befed, per regalare un pranzo speciale a chi è vicino a coloro che soffrono e necessitano di cure mediche.

“Ci è sembrato doveroso pensare ad un gesto concreto per far sentire ai medici, agli infermieri e ai dipendenti che lavorano nei reparti Covid all’interno del policlinico San Marco tutto il nostro appoggio e la nostra gratitudine per ciò che quotidianamente stanno facendo in questo periodo di emergenza – dichiara il direttore de “Le Due Torri” Roberto Speri -. Il Gruppo San Donato, del quale l’ospedale di Zingonia fa parte, nel nostro centro ha aperto la sua prima Smart Clinic ed è anche per questo motivo che abbiamo scelto di offrire il nostro sostegno a questa struttura”.

Gli fa eco l’amministratore delegato del centro, Simone Maltempi: “Avremmo voluto festeggiare il nostro decimo compleanno in un modo decisamente diverso. Sin dall’inizio di questa emergenza abbiamo pensato che il modo più bello per celebrare questa ricorrenza fosse organizzare una festa di solidarietà. Con la raccolta fondi al Policlinico San Marco e la consegna di pasti caldi al personale impegnato in prima linea nel combattere questa durissima battaglia, vogliamo stringerci e dare un segno di sensibilità e vicinanza al territorio di cui ci sentiamo parte integrante. Quando le condizioni lo renderanno possibile, ci auguriamo di poter aver ospiti al centro commerciale tutti questi eroi che con coraggio, dedizione ed altruismo ci rendono ancora più orgogliosi di essere italiani”.
Gianpietro Dadda, titolare di Befed, dichiara: “È solo un piccolo gesto che speriamo possa regalare un piccolo momento di “normalità” in una situazione che di normale purtroppo non ha nulla. Vogliamo dire grazie a chi ogni giorno è impegnato in questa emergenza, avendo cura dei nostri cari e della nostra comunità”.

Considerando le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, tutti gli eventi che lo shopping center aveva in programma per questa primavera sono stati necessariamente annullati, compreso il grande evento previsto per festeggiare i 10 anni del centro. Ma “Le Due Torri” ha trovato un modo alternativo per celebrare questa ricorrenza in totale sicurezza: i personaggi famosi che nel corso degli anni sono passati da Stezzano attraverso i firmacopie, gli incontri con il pubblico, le ospitate, i mini-live, hanno voluto inviare un messaggio di auguri per il centro commerciale, manifestando il loro sostegno alla provincia di Bergamo gravemente colpita dal Coronavirus e invitando tutti a fare una donazione per l’ospedale di Zingonia. Sui canali social de “Le Due Torri” martedì 14, giorno del compleanno, sfileranno cantanti, attori, influencer e personaggi tv tra i più amati dal pubblico. Sono già arrivati i messaggi del comico Enzo Polidoro, del direttore artistico di Radio Italia Antonio Vandoni e altri sono in preparazione. Per vedere e ascoltare la voce del proprio beniamino, ricordando magari la bella giornata trascorsa al suo firmacopie, basta seguire la pagina Facebook Centro Commerciale Le Due Torri e la pagina Instagram leduetorri¬_shoppingcenter.

Per partecipare alla raccolta fondi è sufficiente andare sul sito www.leduetorri.net, cliccare sulla locandina dedicata alla donazione e seguire le istruzioni.

Bluserena, leader in Italia del segmento vacanze mare, lancia una raccolta fondi in favore dell’Istituto Mario Negri di Bergamo per la ricerca anti Covid-19. La compagnia alberghiera verserà un primo contributo da 50mila euro sul conto corrente dedicato. A questo si aggiungeranno le donazioni dei clienti e partner Bluserena (1,2 milioni le presenze la scorsa estate), che saranno informati e sensibilizzati a contribuire tramite una campagna di comunicazione mirata. Già si registrano le prime adesioni tra i partner che lavorano per le 13 strutture del gruppo dislocate in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo e Piemonte. “Le agenzie di viaggio che lavorano su Bergamo e Lombardia hanno già annunciato la partecipazione alla raccolta fondi. A loro, e ai tanti altri che daranno un contributo, va il mio grazie personale e un abbraccio con il cuore, a nome di tutto lo staff Bluserena” – afferma l’amministratore Bluserena SpA Silvio Maresca.

Ecco gli estremi del conto corrente bancario. UBI BANCA SPA – Filiale di Bergamo- Piazza Cavalieri Vittorio Veneto, 8 – IBAN: IT66 J031 1111 1010 0000 0040 054 – BIC/SWIFT BLOPIT22 – Causale del bonifico ” BLUSERENA/MARIO NEGRI. DONAZIONE PER RICERCA COVID-19”. Tutte le informazioni sulla raccolta fondi su www.bluserena.it

Barcella Elettroforniture, leader in Italia nel campo della distribuzione di materiale elettrico nei settori industriale, residenziale e terziario, per l’illuminazione e per l’automazione industriale, ha donato 50mila euro al nuovo presidio ospedaliero della Fiera di Bergamo realizzato dall’Associazione Nazionale Alpini per l’acquisto di apparecchiature per la terapia intensiva. Barcella Elettroforniture ha permesso l’acquisto di sette BeneHeart D6, defibrillatori portatili studiati sia per l’utilizzo pediatrico sia su adulti, che grazie alla connessione Wi-Fi permettono di seguire lo stato di paziente durante i trasferimenti.

Un’iniziativa che nasce dalla volontà di supportare il sistema sanitario durante questa emergenza, ma soprattutto un segnale del legame dell’azienda con il proprio territorio. “L’emergenza sanitaria ha in poco tempo stravolto la nostra realtà – afferma Guido Barcella, Amministratore Unico di Barcella Elettroforniture SpA – Nella mente di un imprenditore cambiano le certezze, molte le preoccupazioni, molte le responsabilità verso i propri collaboratori e le loro famiglie, e quando è la nostra comunità, la nostra gente, la nostra Bergamo a chiamarci, il cuore risponde: noi ci siamo. Grande è la gratitudine per chi combatte in prima linea, per chi in tempo record ha realizzato un presidio ospedaliero, grande è il nostro orgoglio e vogliamo fare ciò che serve fare e statene certi: vinciamo noi, #BerghemMolaMia”. Una donazione che risponde alla richiesta del settore sanitario per la carenza di apparecchiature di primo soccorso funzionali alla cura delle complicazioni cliniche che possono insorgere nei pazienti affetti da Coronavirus. “Le apparecchiature che ci donerà Barcella Elettroforniture saranno usate anche dopo l’emergenza Covid-19 per monitorare i pazienti più critici che arrivano al Pronto Soccorso del Papa Giovanni XXIII e che vengono localizzati nella shock room prima di essere trasferiti in rianimazione o nelle sale operatorie” sottolinea l’ingegnere Maddalena Branchi, direttore UOC Ingegneria Clinica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. “Si tratta di un’evoluzione del sistema esistente che, grazie alla connessione Wi-Fi dell’ospedale e a una centrale che verrà messa nella shock room ci permetterà di seguire lo stato del paziente anche durante il trasferimento, segnalando eventuali problemi che dovessero insorgere nel tragitto. I sistemi donati uniscono in un unico dispositivo un monitor di alte prestazioni che consente di monitorare tutti i parametri vitali e un defibrillatore”.

Angelo Po sostiene l’Ospedale di Bergamo nella battaglia contro il Coronavirus. È partita la raccolta fondi che vede impegnata la storica azienda carpigiana, produttore di cucine professionali per ristoranti, ospedali e mense, a favore dell’Ospedale di Bergamo Giovanni XXIII, una delle strutture maggiormente coinvolte dall’emergenza Coronavirus. L’obiettivo della campagna è raccogliere 30mila euro coinvolgendo, oltre a tutto il personale interno, l’ampia rete di stakeholder, le filiali nel mondo e tutti i nostri stabilimenti. Ognuno può dare il proprio contributo. “La Comunità Angelo Po vuole dare un supporto concreto. La determinazione del nostro fondatore è il fuoco che ancora oggi alimenta la nostra passione che ci sprona in questo momento di difficoltà a dare una mano per realizzare qualcosa di importante.” Ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Angelo Po, Massimo Aleardi. Chi vuole sostenere la campagna, può farlo cliccando il link https://gf.me/u/xuu35j; attraverso la piattaforma GoFundMe è possibile donare facilmente e in sicurezza tramite carta di credito. Per informazioni o ricevere aggiornamenti sulla raccolta fondi: marketing@angelopo.it

AMC Italia, azienda leader nella vendita diretta dei sistemi di cottura di alta qualità, presente con i suoi 80 uffici commerciali sul territorio italiano e una squadra di 1.700 professionisti, ha voluto esprimere un ringraziamento al personale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, impegnato in prima linea contro l’emergenza Covid. Nelle case degli operatori arriveranno 1.280 colombe pasquali, simbolo della Pasqua, un modo per festeggiare comunque, con un po’ di dolcezza, una delle più importanti festività religiose nazionali, anche per chi è costretto a trascorrerla lontano dai propri affetti.

GSI Security Group, istituto di vigilanza con sede a Treviglio, ha donato 300 colombe pasquali da destinare all’ospedale da Campo di Bergamo, all’ospedale Papa Giovanni XXIII e all’ospedale di Treviglio. Un segno di riconoscenza per gli operatori sanitari, da settimane in prima linea nella battaglia contro il Covid -19. Le colombe infatti, sono state consegnate ai medici e agli infermieri dei reparti Covid, Pronto Soccorso e Terapia intensiva delle tre strutture ospedaliere. Ad accompagnarle, un biglietto di ringraziamento per il lavoro svolto e un augurio che questa battaglia venga vinta al più presto. Biglietto che ha accompagnato anche le 50 torte che nei giorni scorsi, GSI Security Group ha donato all’ospedale di Treviglio. Si tratta solo dell’ultima iniziativa dell’istituto di vigilanza, che nelle scorse settimane ha destinato oltre 10 mila mascherine all’ospedale di Treviglio e alle case di riposo del territorio. Inoltre nelle prossime settimane, GSI consegnerà ulteriori presidi di protezione (mascherine) alle strutture sanitarie più bisognose, e proseguirà la distribuzione finché l’emergenza non sarà terminata.

Selex Gruppo Commerciale – terza realtà della distribuzione moderna del Paese – ha donato 4500 colombe al Banco Alimentare, che in questo fine settimana le farà arrivare alle famiglie bisognose che vivono in Lombardia. La regione più colpita dall’emergenza Covid-19 è anche la più popolata del Paese
e, in queste settimane, sono tante le persone che stanno vivendo una situazione di grande difficoltà, aggravata dall’emergenza sanitaria. Anziani soli e nuclei in difficoltà economiche sono le categorie più colpite, e a loro pensa in particolare il banco Alimentare attraverso la distribuzione in strutture caritative e le proprie hub cittadine.

In attesa che il Paese torni a vivere, con l’augurio che sia il presto possibile, Selex Gruppo Commerciale dona un prodotto di eccellenza tutto italiano, le colombe Bontà del Pasticcere – marca del distributore Selex – promuovendo i piccoli e grandi produttori del nostro Paese e una tradizione di pasticceri e panificatori millenaria.

IBSA Institut Biochimique SA – azienda farmaceutica svizzera con sede a Lugano e una forte presenza commerciale e produttiva in Italia – ha stabilito un pacchetto di aiuti per sostenere le strutture sanitarie delle zone maggiormente colpite dall’emergenza COVID-19. In particolare, sono stati stanziati 500mila CHF suddivisi in modo proporzionale fra Svizzera e Italia.

In Italia la donazione avrà come beneficiari l’Ospedale Maggiore di Lodi, dove si trova la sede della filiale italiana del Gruppo, e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in prima linea nella difesa della comunità bergamasca, una delle più colpite sul territorio nazionale. Inoltre, una quota sarà destinata anche alla Protezione Civile e alla Croce Rossa, che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dell’emergenza. In Svizzera, la donazione andrà a sostegno dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), che raggruppa le strutture sanitarie del Canton Ticino attualmente in prima linea nella cura dei contagiati, della Catena della Solidarietà, che valuterà come redistribuirle alle organizzazioni umanitarie maggiormente impegnate, della Croce Rossa e della Protezione Civile. A questi stanziamenti si aggiunge l’invio, già in corso, di materiale sanitario di prima necessità (come gel disinfettanti, mascherine, alcool, sovracamici) a strutture sanitarie e assistenziali.

Consapevole della gravità della situazione, IBSA ha costituito anche un Fondo Covid-19, alimentato su base esclusivamente volontaria, che raccoglierà le donazioni dei collaboratori e verrà destinato al sostegno di enti duramente colpiti dalla crisi economica causata dall’emergenza.

Fra le persone in prima fila, in questa situazione straordinaria, ci sono anche i collaboratori di varie sedi di IBSA, e in particolare coloro che, per le mansioni svolte, non possono adottare il telelavoro e ogni giorno devono recarsi negli stabilimenti o negli uffici per assicurare la continuità delle operazioni a garanzia della disponibilità dei farmaci necessari alla cura dei pazienti. Per preservare la salute dei suoi lavoratori, l’azienda da subito ha adottato misure straordinarie e, come riconoscimento del loro impegno e della loro abnegazione, ha stabilito inoltre la maggiorazione del 25% dello stipendio.

Meracinque, azienda agricola guidata dalle sorelle Silvia, Benedetta, Margherita, Anna e Maria Vittoria a supporto di Umberto de Martino, chef stellato e titolare del Ristorante Florian Maison di Bergamo, ha donato 500 chili di riso Carnaroli per la Croce Rossa di Bergamo. Lo chef, in collaborazione con la moglie Monia, prepara ogni giorno 500 pasti a tutti gli operatori, tra cui militari, alpini, protezione civile, medici, infermieri e volontari impegnati in questo momento così drammatico che ha colpito fortemente la provincia di Bergamo. Una catena solidale che vede coinvolte tante persone desiderose di aiutare, oltre che numerose aziende italiane, tra cui la Masped S.R.L. di Mantova, che ha organizzato gratuitamente la consegna. La solidarietà delle “sorelle del riso” va oltre e si estende alla Croce Rossa di tutto il territorio nazionale. Infatti, il 50% del ricavato dalle vendite da shop online (www.meracinque.com) verrà devoluto ai centri di tutta Italia.

L’associazione Mauro Signore Bergamo Elisoccorso ringrazia la Temmler Italia di Carugate, azienda farmaceutica che ha risposto concretamente all’appello lanciato nei giorni scorsi dalla Fondazione Istituto Rizzoli per aiutare Bergamo attraverso Mauro Signore Bergamo Elisoccorso, l’associazione che opera nell’ambito delle attività dell’Elisoccorso Bergamo. “In tempi record ieri sono stati donati e consegnati 20mila cuffie, 10mila sovrascarpe, 400 camici monouso e 400 tute in Tyverk – spiegano dalle due associazioni, la fondazione Rizzoli e la Mauro Signore – gli aiuti verranno distribuiti a medici, infermieri e soccorritori delle associazioni di Primo soccorso sul territorio di Bergamo e all’Ospedale Papa Giovanni XIII”. Ecco gli estremi per fare la propria donazione alla racconta fondi “AIUTACI AD AIUTARE BERGAMO”:
Associazione MAURO SIGNORE BERGAMO ELISOCCORSO
BANCA POPOLARE DI SONDRIO – IBAN: IT44 Y056 9611 1000 0000 8043 X18
CAUSALE DEL BONIFICO: Acquisto materiale EMERGENZA COVID19 – FIR

Il Comune di Azzano San Paolo e il Comune di Orio al Serio, si sono fatti promotori di un progetto di radiologia domiciliare per l’Emergenza Covid-19 nato per sostenere la rete ospedaliera ATS di Bergamo, i medici di base, la Protezione Civile, la Croce Rossa e gli altri soggetti coinvolti nell’emergenza. Il Centro Medico For Me è stato scelto come partner per realizzarlo, in collaborazione con la Concessionaria Sarco-Toyota e Oriocenter. A domicilio vengono effettuate radiografie urgenti del Torace e dell’Apparato Scheletrico (solo arti superiori o inferiori). La consegna sia del referto che dell’esame avverrà in giornata, direttamente a casa. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 035462799 – 3248384818 – 3345232624.

Il Fondo di Solidarietà alimentare ha assegnato a Seriate 135mila euro, di cui 121mila euro saranno destinati per acquistare buoni spesa, utilizzabili per il rifornimento di generi alimentari, mentre 14mila euro per trasferimenti a enti del terzo settore, con cui saranno stipulate apposite convenzioni per l’acquisto e la distribuzione di beni alimentari. “In un momento così grave e difficile – riferisce Cristian Vezzoli – pensiamo che questo sia solo il primo passo: non nascondiamo che ci aspettiamo dal Governo altri e più sostanziosi aiuti, per fronteggiare la grave crisi economica e il relativo impatto sociale che l’emergenza Coronavirus sta determinando. Tutte le somme che perverranno dal Governo al nostro Comune saranno destinate ai cittadini in difficoltà ai quali va indirizzata la nostra azione”. La giunta comunale ha approvato i criteri per l’erogazione di misure urgenti a sostegno dei cittadini seriatesi n condizione di difficoltà economica per riduzione del reddito derivante da emergenza sanitaria da Coronavirus. Da lunedì 6 aprile sarà possibile richiedere i buoni spesa da usare nei negozi seriatesi di generi alimentari che avranno aderito a questa iniziativa. “Abbiamo operato con grande impegno – afferma il presidente dell’Ambito di Seriate Gabriele Cortesi – per raggiungere un ampio livello di omogeneità territoriale per avere su tutto il territorio provinciale i medesimi criteri di accesso: ora i nostri concittadini, duramente colpiti dall’emergenza sanitaria, potranno fare domanda per ricevere un contributo economico finalizzato alle spese alimentari di prima necessità”.

Sempre a Seriate, l’amministrazione comunale e la parrocchia del SS. Redentore lanciano l’iniziativa #aiutiAMOseriate#: da giovedì 9 aprile sarà promossa sul territorio la raccolta di generi alimentari e di risorse per le persone e le famiglie in difficoltà economiche. “Questa crisi sta generando, accanto ai molti malati, anche tanti nuovi poveri – dichiara il sindaco Cristian Vezzoli -. Il Comune e la parrocchia hanno pensato all’iniziativa #aiutiAMOseriate#, intervento strutturale che durerà diversi mesi, anche sino alla fine dell’anno, per dare una risposta alla situazione di fragilità economica che ha colpito numerose famiglie, vittime della restrizione lavorativa causata dal Covid-19.

Per attivare questa iniziativa di solidarietà è stata chiesta la collaborazione degli esercenti di alimentari. Fuori dai loro negozi saranno posizionati i contenitori di raccolta del cibo che si vuole donare, perché tutti possiamo fare qualcosa per i più bisognosi: basta una piccola donazione di generi alimentari o di denaro per dar da mangiare alle famiglie in difficoltà e far sì che possano pagare le bollette e l’affitto”.

Aderire ad #aiutiAMOseriate# è semplice:
1) Si potranno donare generi alimentari a lunga scadenza, lasciandoli nell’apposito contenitore esposto all’esterno dei supermercati di Seriate oppure chiamando o inviando un messaggio al 342.8723518 o scrivendo un’e-mail a aiutiamoseriate@gmail.com, indicando la propria disponibilità a contribuire con una donazione. Un volontario della protezione civile passerà direttamente dalle case per ritirare i beni di prima necessità.
2) Si potranno effettuare donazioni sul conto corrente Caritas Seriate al seguente Iban: IT14X0503453510000000005463 indicando nella causale “emergenza Covid-19 – Seriate”. Le donazioni, con la semplice contabile, sono interamente deducibili dal reddito di impresa e per i cittadini sono detraibili nella misura del 30%.

Il progetto #aiutiAMOseriate# partirà giovedì 9 aprile e sino al 19 aprile si raccoglierà il cibo, nei dieci giorni successivi verranno accolte le domande d’aiuto, per concludere con dieci giornate di distribuzione dei generi alimentari. “Chiediamo a voi un aiuto, in base alle possibilità di ciascuno, impegnandoci a fare in modo che tutto venga utilizzato per i bisogni e le richieste di sostegno dei nostri cittadini, fornendo loro generi alimentari ed assistenza economica e sociale – afferma il parroco don Mario Carminati -. Una comunità può dirsi tale se nel momento del bisogno e dell’emergenza è in grado di agire insieme per i più poveri, i più piccoli e i più fragili. Contiamo che questo possa realizzarsi proprio a Seriate. Vogliamo essere una comunità unità, che aiuta e assiste, senza distinzione, le famiglie e le persone che stanno vivendo situazioni di povertà. La Pasqua, che non potremo vivere in chiesa e con i nostri cari, può così diventare un’occasione di generosità e solidarietà: la festa sarà sapere che qualcuno dei poveri della nostra Comunità è stato aiutato con spirito evangelico”.

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