È arrivato a Bergamo martedì sera e si è subito messo al lavoro il nuovo Prefetto di Bergamo Enrico Ricci. “In questa situazione non c’è un minuto da perdere, così la sera stessa ho incontrato il sindaco Giorgio Gori per fare il punto della situazione”.
Originario di La Spezia, 59 anni, laureato in Giurisprudenza all’Università di Pisa, Ricci arriva da Varese dove ha guidato la Prefettura dal 23 luglio 2018. Prende il posto di Elisabetta Margiacchi che il primo aprile ha raggiunto l’età della pensione e tra l’altro aveva trascorso gli ultimi giorni in quarantena dopo la positività al Covid-19.
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La nomina del nuovo prefetto cade in uno dei momenti più difficili della storia di Bergamo, in piena emergenza coronavirus, con la città e la provincia in ginocchio sia sul fronte sanitario che economico.
“So bene che la Bergamasca sta soffrendo più di altre zone questa situazione e che mi aspettano mesi delicati, ma io e i miei colleghi siamo pronti – le sue parole – . Per questo, oltre al Primo cittadino, ho voluto rapportarmi già con i rappresentanti delle forze di polizia, questore, comandante dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco, oltre che con i responsabili dell’Ats. Un modo per agire in modo compatto”.

Enrico Ricci ha una lunga carriera alle spalle. Ha prestato servizio a Pisa, Genova, Torino, e di nuovo Pisa e Torino. Ha curato, in particolare, le emergenze per calamità naturali, l’organizzazione delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia a Torino, e i programmi di accoglienza per profughi di varie nazionalità.
A Bergamo però il primo, e unico per il momento, tema da affrontare sarà l’emergenza Covid. Quali sono i programmi? “Sono preoccupato per l’incremento di gente per strada in questi giorni. Invito e raccomando tutti a non uscire. Capisco che ci sia il sole e che i giorni di Pasqua portino a fare due passi all’aria aperta. Ma in questo momento non è possibile. Le regole vanno rispettate e quindi sto predisponendo misure di controllo del territorio ancora più stringenti. Saremo inflessibili”.
Conosceva già Bergamo? “Ci ero stato da turista e la ricordo come una città viva, piena di gente e di occasioni di incontro. Rivederla ora, in queste condizioni, fa un altro effetto. Ma se rispettiamo le norme torneremo a viverla come prima”.
Il deputato bergamasco Daniele Belotti nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione urgente per sollecitare l’arrivo di un Prefetto che conosceva bene la realtà orobica, in virtù della particolare situazione. Cosa ne pensa? “Penso solo che per me è il momento di iniziare a lavorare. Grazie e a presto”.
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