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“Report” indaga sulla mancata istituzione della zona rossa a Bergamo

Sarà uno degli argomenti al centro della puntata in onda lunedì 6 aprile su RaiTre

“Report” trasmette un’inchiesta sulla mancata istituzione della zona rossa a inizio marzo a Bergamo. Sarà uno degli argomenti al centro della nuova puntata del programma condotto da Sigfrido Ranucci in onda lunedì 6 aprile alle 21.20 su RaiTre.

Verrà proposta l’indagine “Zona grigia“, realizzata da Giorgio Mottola, Claudia Di Pasquale e Federico Ruffo. In un comunicato Rai viene spiegato: “Le telecamere di Report sono andate a Bergamo, la provincia con il più alto numero di morti e di contagiati in Italia. Forse la pandemia poteva essere contenuta o anche solo rallentata. A inizio marzo si era deciso di chiudere la città e trasformare la provincia in una zona rossa. Come mai non è più accaduto? Chi ha influenzato le scelte del governo? Grazie a testimonianze inedite verrà raccontata la catena di errori fatta negli ospedali della provincia bergamasca”.

Nel corso della serata, poi, la trasmissione proporrà un nuovo viaggio nell’Italia colpita da Covid-19: il filo conduttore sarà la guerra dei tamponi dal nord fino in Sicilia, dai protocolli seguiti, ai controlli sulle zone più esposte, ai dati sui contagi.

Il comunicato Rai prosegue: “Report è stato anche in Veneto dove la strategia adottata in provincia di Padova ha fermato il contagio. Lo scorso 23 marzo muore per coronavirus il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. Nei primi giorni di febbre gli viene negato il tampone. Viene ricoverato in ospedale solo quando è già molto grave. Intanto si contagia la sua più stretta collaboratrice, che morirà due giorni dopo di lui. Si contagiano anche altri colleghi, alcuni vengono ricoverati, altri restano in isolamento a casa. Ma quali sono le misure di contenimento e prevenzione prese dalle istituzioni? E come funziona il sistema dei laboratori accreditati per analizzare i tamponi?”.

Guardando alle problematiche nelle diverse zone d’Italia, il comunicato continua: “La Campania è, tra le regioni del Sud, la più esposta al rischio di un crollo del sistema sanitario se crescono i contagi. Con quasi 6 milioni di abitanti, la regione governata da De Luca punta soprattutto a vigilare sul rispetto della quarantena. Ma negli ospedali, anche quelli che si tenta di adeguare all’emergenza, medici e infermieri lottano con dispositivi inadeguati, tende per il pre-triage posizionate nei luoghi sbagliati, intere zone prive di strutture, mentre ospedali fantasma attendono di essere inaugurati”.

Infine, “Report” si concentrerà su come si sta evolvendo la situazione in Cina, tra la riapertura di Wuhan e la paura dei contagi di ritorno.

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