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La lettera

Ubi Banca, la Moratti agli azionisti: “Nessun dividendo, ma pronti a rilanciare il Paese”

Una lettera agli azionisti in vista dell'assemblea: così Letizia Moratti, presidente del Consiglio di Amministrazione, ha colto l'occasione per ripercorrere l'anno trascorso e puntualizzare tutte le misure prese dall'istituto di credito a favore dei territori

La presidente del Consiglio di Amministrazione di Ubi Banca Letizia Moratti scrive una lettera agli azionisti e spiega come e perché sono cambiati i punti all’ordine del giorno dell’assemblea fissata per il prossimo 8 aprile.

“Solo pochi giorni fa, in data 27 marzo, la Banca Centrale Europea ha emesso una Raccomandazione nella quale l’Autorità di Vigilanza “ritiene fondamentale che le istituzioni creditizie possano continuare a svolgere il proprio ruolo finanziando famiglie, piccole e medie imprese e corporate nell’ambito dello shock economico correlato alla malattia del coronavirus 2019 (COVID 19). A tal fine, è pertanto essenziale che le istituzioni creditizie conservino il capitale per preservare la propria capacità di sostenere l’economia nella situazione di accresciuta incertezza causata dal COVID 19. Allo stato attuale, il mantenimento di risorse di capitale per sostenere l’economia reale e assorbire le perdite dovrebbe avere la priorità rispetto alle distribuzioni
discrezionali di dividendi…. La BCE raccomanda che almeno fino al 1 Ottobre 2020 non siano pagati dividendi e non sia preso alcun impegno irrevocabile di pagare dividendi da parte delle istituzioni creditizie per gli esercizi 2019 e 2020….”

“È stato infatti deliberato di non sottoporre all’Assemblea dei Soci la proposta di cui al punto 2 all’Ordine del Giorno “Destinazione dell’utile di esercizio 2019 e distribuzione agli azionisti del dividendo”, a ragione della incompatibilità con le sopra richiamate indicazioni di prudenza formulate dall’Autorità di Vigilanza. Dopo la data del 1 ottobre 2020 e in assenza di diverse indicazioni da parte della BCE, il Consiglio di Amministrazione si riserva di convocare un’Assemblea per la trattazione della tematica in questione”.

Lo svolgimento dell’Assemblea

Le modalità di partecipazione all’Assemblea. Il biglietto di ammissione all’Assemblea dovrà essere richiesto all’intermediario presso il quale risultano depositate le azioni.
Per i Soci che hanno depositato le azioni presso UBI Banca, la richiesta del biglietto di ammissione assembleare potrà avvenire con le seguenti modalità:
– tramite Qui UBI, dalla sezione “Investimenti” – “Assemblea UBI Banca 2020”;
– telefonando ad UBI – Online: numero verde 800.500.200;
– presentandosi di persona, previo appuntamento, alla propria filiale di riferimento (in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus, si suggerisce di privilegiare i sopraccitati canali disponibili da remoto, evitando l’accesso alle filiali).

L’esercizio 2019

Tra gli argomenti in agenda, come elencati nell’Avviso di convocazione, vi è l’approvazione dei risultati dell’esercizio 2019, che vengono ampiamente descritti nella Relazione sulla Gestione inclusa
nel Bilancio 2019 e nei documenti a corredo, a cui rinviamo, disponibili come di consueto sul sito anche tra i documenti dell’Assemblea.

“Lasciateci però fare un cenno ad alcuni degli elementi più importanti dell’anno finanziario 2019, che ha mostrato risultati brillanti, consentendo di porre solide basi per il nostro Piano Industriale 2022 – scrive Moratti -. Dal punto di vista economico, l’esercizio 2019 ha visto incrementarsi del 18,5% rispetto al 2018 – il miglior risultato tra le maggiori Banche italiane – il risultato della gestione operativa, salito a circa 1,3 miliardi. La gestione operativa ha infatti beneficiato del positivo andamento dei proventi operativi (+3,4% a oltre 3,6 miliardi), sostenuti dalla forte crescita delle commissioni nette (+5,2%), e della conferma della capacità di controllo degli oneri operativi (-3,3% a meno di 2,4 miliardi). L’utile prima delle imposte è salito del 10,7% a oltre 506 milioni, pur incorporando rettifiche su crediti coerenti con la forte riduzione al 7,8% dal 10,4% del 2018 del rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi. E’ inoltre stata annunciata un’ulteriore operazione di cessione crediti, da effettuarsi nel corso del 2020, attesa portare tale rapporto al 6,9% pro-forma sui dati al 31 dicembre 2019″.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 251,2 milioni, che include elementi non ricorrenti negativi per 101,7 milioni, principalmente legati a oneri per incentivi all’esodo di personale; tale utile si
raffronta ai 425,6 milioni conseguiti nel 2018, che beneficiavano di elementi non ricorrenti positivi per 123,2 milioni, essenzialmente legati a voci fiscali positive – prosegue la presidente del Consiglio di amministrazione -. Al netto degli elementi non ricorrenti, l’utile 2019 si attesta a 352,9 milioni, in crescita del 16,7% rispetto ai 302,4 milioni del 2018. Al contempo la Banca ha saputo consolidare la propria posizione patrimoniale, incrementando l’indice patrimoniale (il c.d. CET1 ratio) al 12,3% (o al 12,6% al netto del dividendo, dopo l’intervento della BCE sopra descritto) rispetto all’11,3% di fine 2018, e confermando la forte posizione di liquidità. La comprovata solidità e la fiducia della clientela e dei mercati nel nostro Gruppo, hanno spinto la raccolta diretta, sia da clientela ordinaria che da investitori internazionali, a 95,5 miliardi; la raccolta indiretta, che raggruppa i servizi di risparmio gestito, l’offerta di prodotti assicurativi e la raccolta amministrata, ha raggiunto i 101,5 miliardi; e gli impieghi netti alla clientela si sono attestati a circa 85 miliardi, erogati principalmente a famiglie e medie imprese. L’andamento del titolo a seguito della presentazione dei risultati dell’esercizio 2019 e del Piano Industriale”.

Crisi sanitaria di proporzioni epocali

“Al contempo il Mondo e il nostro Paese sono stati investiti da una crisi sanitaria di proporzioni epocali, le cui piene conseguenze sulla vita di tutti i cittadini, sulla società e sull’economia si
potranno comprendere solo alla fine dell’attuale fase di emergenza – annota nella sua lettera la presidente Moratti -. La nostra Banca ha ritenuto di dedicarsi totalmente a questa emergenza.
In pochi giorni, l’Istituto ha attivato una serie di leve operative per garantire la sicurezza dei dipendenti e la massima assistenza al territorio e a tutti coloro che vi operano. Per quanto riguarda i Dipendenti, incaricati di garantire ciò che il Governo stesso ha definito un “servizio essenziale”, la Banca si è immediatamente attivata per attuare stringenti misure di protezione e ha posto tutti coloro la cui presenza non era richiesta in filiale in grado di lavorare in modalità “smart work” dal proprio domicilio. Sono attualmente abilitati allo smart working tutti i dipendenti del Gruppo, grazie a un sistema IT estremamente performante. Agli orari ridotti di filiale e alle necessarie turnazioni la Banca ha contrapposto la promozione di nuovi processi quali ad esempio l’accettazione a distanza di richieste di finanziamenti/moratoria e contratti”.

“La Banca ha tempestivamente aderito a tutte le iniziative promosse a livello nazionale dal Governo e dall’Associazione Bancaria Italiana in tema di moratorie, sia per privati che per imprese, e stipulato una serie di convenzioni con Associazioni di Categoria e Confidi a tutela di vari settori di attività, anche quelli più impattati dalla crisi quali commercianti e imprese turistico-alberghiere, oltre a rendere disponibile un catalogo prodotti articolato con finanziamenti di ampio respiro a tutta la Rete – conclude -. In data 1 aprile è stato varato “Rilancio Italia”, un programma integrato che comprende una pluralità di interventi urgenti del valore complessivo e disponibile fino a 10 miliardi di euro. Il sistema di iniziative riguarda tutti i segmenti di clientela del Gruppo bancario: le imprese per assicurarne continuità operativa a fronte di possibili crisi della liquidità; le famiglie e gli individui per sostenerne la tenuta in un momento sociale potenzialmente critico; nonché il terzo settore. Oltre alle iniziative a supporto dell’economia, la Banca ha deliberato un’erogazione liberale per un importo pari a 5 milioni di euro, in collaborazione con le Fondazioni di Territorio, destinati a finanziare enti e operatori direttamente attivi nella gestione dell’emergenza (Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Ospedale di Seriate, Ospedale di Varese, Iniziativa “aiutiAMOBrescia” a sostegno di tutti gli ospedali della città, Ospedale San Raffaele di Milano, Policlinico San Matteo di Pavia, Regione Marche, Istituto Spallanzani di Roma, , Casa Sollievo della Sofferenza – Opera di San Pio da Pietrelcina di San Giovanni Rotondo). Data l’urgenza in essere, la Banca ha inoltre contribuito con donazioni in natura di materiale diverso, tra cui due ambulanze e due autoambulanze donate ai territori di Bergamo e Brescia”.

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