Grazie alla collaborazione con i volontari di Croce Rossa Bergamo Hinterland, in Humanitas Gavazzeni è stato avviato un nuovo servizio per la comunicazione tra i pazienti ricoverati per Coronavirus e i loro famigliari.
Purtroppo l’emergenza ha modificato il normale assetto ospedaliero e ha reso impossibili le visite nei reparti. Il servizio di comunicazione è iniziato per dare aiuto ai pazienti con le situazioni più complesse: ricoverati con CPAP, casco per l’ossigeno che isola la testa della persona rendendo impossibile sia sentire correttamente i suoni sia indossare gli occhiali, e persone anziane poco avvezze all’uso della tecnologia.
Equipaggiati con dispositivi di protezione e tablet sanificati, quattro volontari e dipendenti oltre ai referenti del servizio – Alessandra Tolotti, dipendente della Croce Rossa Bergamo Hinterland, ed Erik Perego, Risk Manager di Humanitas Gavazzeni con un passato da infermiere –, accedono alla Terapia Intensiva (ampliata a 33 posti letto dai precedenti 12) e ai 7 reparti dedicati ai pazienti Covid e individuano i casi più bisognosi di assistenza tra le 230 persone ricoverate. Sono anche gli stessi infermieri di reparto a segnalarli.
“Dopo un primo contatto telefonico con i parenti a casa – chiarisce Alessandra Tolotti – spieghiamo che è possibile fare una videochiamata in diretta sul tablet, che consente una maggiore visibilità rispetto al telefonino, o inviarci un video messaggio che sarà mostrato in differita al paziente. Non si tratta solo di gestire una videochiamata, ma di dare un vero e proprio supporto a queste persone dedicando loro tempo e attenzione”.
“Per chi indossa il casco CPAP – continua Erik Perego – anche solo vedere i propri famigliari dona sollievo. Il coronavirus ha spezzato tante famiglie: molti nostri pazienti hanno a casa parenti che stanno affrontando la stessa malattia, in modo più lieve, e desiderano sapere come stanno. I primi giorni di questo servizio hanno regalato emozioni incredibili anche a noi volontari, perfetti sconosciuti coperti da tute e maschere, che abbiamo avuto il privilegio di assistere a questi incontri virtuali”.
Questo servizio va ad integrare le telefonate quotidiane che un team di medici di Humanitas Gavazzeni fa a tutte le famiglie dei pazienti, per aggiornarle sullo stato di salute dei loro cari.
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