Tra le tante lettere che arrivano in questi giorni alla nostra redazione c’è questa di una giovane che chiede rispetto ed è rivolta al Sindaco di San Pellegrino.
Caro Bergamonews,
ho perso mio papà domenica scorsa, era ricoverato alla clinica Quarenghi di San Pellegrino.
Questo maledetto virus ha vinto, domenica abbiamo faticato a trovare onoranze funebri che potessero occuparsi della sua salma. Ci siamo rivolti a chi del mestiere di quelle zone, tutto via telefono. Detto fatto.
A questo proposito mi sento di ringraziare il personale medico della clinica Quarenghi per la delicatezza e la gentilezza, non dimenticherò mai la voce dell’infermiera che mi dice di “averlo sistemato per benino” prima che lo portino via.
Oltre al dolore per la morte senza nessuno accanto e tutto quello che ne segue (mentre scrivo è giovedì), noi figli ancora non abbiamo visto nemmeno la bara. Un dolore atroce. Non riesci nemmeno a realizzare quello che è successo: papà viene sistemato in camera mortuaria del cimitero del paese in attesa della sepoltura a Bergamo in data da destinarsi.
Dopo due giorni di “soggiorno” in questo hotel a 5 stelle arriva a noi figli la fattura dal Comune di San Pellegrino di 100 euro di tassa per l’ospitalità di papà in questi spazi.
Ora non rientra nel mio carattere fare polemica, ma chiedo almeno la delicatezza di aspettare che venga sepolto.
Considerato il momento che stiamo attraversando, era proprio il caso, signor sindaco di inviare in 48 ore quella fattura?
La mia domanda è: che cosa dobbiamo sopportare ancora? Da figlia di un grande lavoratore sono indignata da tutto questo.
Grazie per avermi ascoltata.
Lettera firmata
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