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La replica

Il sindaco: “San Pellegrino attento e sensibile con le vittime del virus”

Vittorio Milesi risponde alla lettera della figlia di un defunto che contestava i costi della camera mortuaria.

Il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi risponde alla lettera di una signora (leggi qui) alla quale era morto il padre alla Clinica Quarenghi. La salma dell’anziano è stata posta nella camera mortuaria del cimitero di San Pellegrino in attesa della sepoltura a Bergamo. L figlia del defunto ha ritenuto indelicata la richiesta di pagamento del servizio prima della tumulazione.
Gentile Direttore,

leggo con particolare rammarico sul Vostro quotidiano, la segnalazione della figlia di una persona purtroppo deceduta negli scorsi giorni nella nostra cittadina presso l’Istituto Clinico Quarenghi.

Desidero anzitutto esprimere il mio cordoglio e quello dell’Amministrazione Comunale di San Pellegrino Terme ai figli per il dolore della scomparsa del caro papà.

Al tempo stesso, mi sia consentito di aggiungere alcuni doverosi chiarimenti riguardo alla vicenda e alle accuse di una presunta mancanza di sensibilità e di rispetto nei riguardi della famiglia da parte di questo Comune.

Per dire subito con chiarezza che non possiamo accettare che il Comune di San Pellegrino Terme possa essere accusato di voler lucrare sui morti e di applicare tasse di soggiorno sui defunti.

In realtà è vero l’esatto contrario: in queste tristi circostanze, il Comune di San Pellegrino Terme, da sempre doverosamente attento e sensibile a tali situazioni, per evitare ulteriori difficoltà e disagi ai famigliari di persone decedute nella nostra cittadina e non residenti, in caso di necessità, mette a disposizione la camera mortuaria del cimitero con le stesse modalità e alle identiche condizioni dei cittadini residenti.

Sulla base delle tariffe in vigore, peraltro invariate per il servizio in oggetto dal 2015 (delibera della Giunta Comunale nr. 13.07 del 15 aprile 2015), l’importo per l’utilizzo della camera mortuaria è stabilito per residenti e non residenti in 100 euro (iva compresa) e prescinde dai giorni di permanenza della salma in tale luogo (altri Comuni prevedono ad esempio una tariffa fissa più un costo giornaliero per la custodia della salma).

Tale tariffa corrisponde esattamente a quanto il Comune di San Pellegrino Terme versa all’azienda che ha in appalto la gestione del cimitero per il servizio di apertura della camera mortuaria nei due momenti dell’arrivo della salma e del suo successivo spostamento.

Nessuna tassa di soggiorno, nessuna volontà di lucro, nessuna cresta, ma soltanto il pagamento delle spese vive che il Comune versa alla ditta che gestisce il cimitero per il servizio di apertura della camera mortuaria nei due momenti già indicati (arrivo della salma e successivo spostamento).

Vale la pena di aggiungere che il Comune di San Pellegrino Terme, pur essendo sede di una struttura sanitaria e di una casa di riposo, per i cittadini non residenti che muoiono in tali strutture non prevede neppure, diversamente da altri Comuni, il pagamento delle spese amministrative per l’espletamento delle pratiche di morte.

Nel caso del papà dell’autrice della lettera, il Comune di San Pellegrino Terme, nonostante le circostanze consigliassero di non accogliere salme di non residenti presso la camera mortuaria per l’elevato numero di bare già presenti, per non venir meno alla sua consolidata tradizione di accoglienza e sensibilità e per andare incontro alle esigenze della famiglia, ha accettato di ospitare la salma presso il cimitero comunale, in attesa che venisse assegnato il loculo per la sepoltura della salma presso il cimitero di Bergamo.

Riguardo alla celerità della richiesta di pagamento, faccio soltanto notare che da quanto ho potuto appurare con gli uffici, i familiari sono stati sentiti telefonicamente da un’impiegata e che via mail è stato inviato il promemoria relativo al pagamento della quota, senza indicare nessun tipo di scadenza, proprio nella consapevolezza della delicatezza del momento.

Se tale modo di procedere è stato frainteso o interpretato come una mancanza di rispetto o di insensibilità nei riguardi della famiglia me ne scuso a nome dell’Amministrazione Comunale di San Pellegrino Terme, ma credo sia assolutamente lontano dalla verità dei fatti e dalla volontà di chi amministra questo Comune che peraltro è venuto a conoscenza della segnalazione/lamentela direttamente dalla stampa.

Segnalo da ultimo che nel Comune di San Pellegrino Terme nel solo mese di marzo si sono verificati, tra residenti e non residenti, oltre 50 decessi con tutto quello che da queste situazioni è derivato anche sul piano amministrativo e che per la carenza di spazi nella camera mortuaria del cimitero comunale anche per la presenza di cittadini non sampellegrinesi, si è dovuto chiedere ad ATS Bergamo l’autorizzazione al deposito delle salme stesse in altro luogo di proprietà privata.

In giornate così drammatiche e di dolore per tutti, ci saremmo risparmiati volentieri amarezze ulteriori e polemiche inutili e prive di senso che ci distolgono soltanto dal dovere quotidiano che abbiamo, di tentare di trovare soluzioni alle tante situazioni di bisogno e necessità della nostra gente.

Cordialità
Il sindaco
Vittorio Milesi

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