“Siamo ancora nel pieno dell’epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora”. Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Si finirebbe – afferma il ministro – per vanificare quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di queste settimane sono seri”. “Gli epidemiologici affermano che si vedono i primi effetti del contenimento. Non siamo però ancora al cambio di fase. Servirà – avverte – tempo e gradualità”.
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky TG24, ha ribadito: “Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.
“Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è ‘no perché crolli’. Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”, ha detto Boccia. Quanto alle polemiche su mascherine e ventilatori, Boccia ha sottolineato che l’organizzazione della Sanità è regionale, “ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori”.
“Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso – replica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – . Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1.000 terapie intensive da destinare all’emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per cio’ che riguarda le altre necessita’.
Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui perche’ in questo momento le energie vanno concentrate in altre piu’ gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia”.
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