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Mercoledì

In assenza di corrieri, i carabinieri consegnano farmaci salvavita a cittadini e ospedali

Nell’attuale situazione epidemica, oltre alle doverose attività di ordine e sicurezza pubblica, l’opera dei carabinieri della provincia bergamasca è indirizzata anche agli interventi di soccorso pubblico

Visto il protrarsi del blocco delle consegne da parte di alcuni vettori e il contemporaneo aumentare delle richieste, ancor più importante risulta la prosecuzione del servizio svolto dalle pattuglie dell’Arma che, come già avvenuto nelle settimane scorse, stanno effettuando le consegne di medicinali, attrezzature salvavita e dispositivi di protezione individuale agli ospedali e alle farmacie del territorio.

Nell’attuale situazione epidemica, infatti, oltre alle doverose attività di ordine e sicurezza pubblica, l’opera dei carabinieri della provincia bergamasca è indirizzata anche agli interventi di soccorso pubblico, nella fattispecie, di aiuto alla cittadinanza e alle strutture sanitarie che nell’attuale contesto emergenziale necessitano di supporto.

In particolare, nel pomeriggio di mercoledì, i carabinieri della Compagnia di Treviglio si sono prodigati a effettuare due importanti consegne di farmaci.

Il primo trasporto è stato fatto dai militari della Stazione di Martinengo che da una farmacia del luogo hanno trasportato all’ospedale di Alzano Lombardo 500 confezioni di Placonil, un farmaco antimalarico che nell’attuale contesto emergenziale, è utilizzato per il nuovo protocollo clinico di cura per gli affetti da infezione Covid 19.

Analogo l’impegno dei militari della Stazione di Treviglio che nel primo pomeriggio hanno prelevato dall’ospedale di Bergamo alcune confezioni di Imatinib Sandoz, un farmaco necessario a un cinquantenne sofferente di patologia oncologia di Brignano Gera d’Adda che, impossibilitato a eseguire di persona il ritiro del farmaco proprio per la sua patologia, e a causa dei ritardi fatti registrare in questo periodo dai corrieri ordinari, si è rivolto all’Arma per poter continuare la sua terapia salvavita a cui evidentemente doveva necessariamente continuare a sottoporsi.

Non solo un servizio di presidio del territorio, quindi, ma la quotidiana vicinanza dei carabinieri che intervengono in città come in provincia offrendo aiuto alle persone in difficoltà.

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