“Aver giocato le due partite col Valencia è stato terribile. A quel tempo non c’erano ancora molti casi e nessuno aveva idea di cosa stesse facendo questo virus, non sapevamo bene della gravità e del contagio”. A parlare è il Papu Gomez, che in un’intervista al quotidiano Olé, ha spiegato come si vive a Bergamo il dramma dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, che sta spargendo morte e dolore.
“Penso che gli enormi numeri che sta avendo la città siano dovuta anche alla partita d’andata con il Valencia, a San Siro c’erano 45mila bergamaschi – ha spiegato il capitano atalantino -. Mia moglie ha impiegato tre ore per raggiungere Milano quando di solito servono 40 minuti. Quando siamo andati a Valencia erano tutti rilassati, non c’erano controlli. Adesso è il secondo paese in Europa con il maggior numero di infezioni. Uno dei contagiati nel Valencia ha giocato titolare contro di noi”.
“Stiamo aspettando per vedere se qualcuno di noi mostra sintomi – continua Gomez -. Fortunatamente per ora nessuno, ma aver giocato queste partite è stato terribile”.
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A Bergamo, ha raccontato l’attaccante dell’Atalanta, “è una situazione drammatica, ci sono molte infezioni al giorno, la quarantena è molto rispettata. Quello che mi colpisce è che nonostante non ci siano quasi persone per strada, ci sono ancora molti casi al giorno in tutta Italia. Gli ospedali sono pieni e non c’è più spazio per i malati. Ogni mattina mi alzo per guardare le notizie e sono sempre cattive”.
“Non so se si tornerà a giocare, se lo si farà in estate o fra qualche mese ma prima il Paese deve rimettersi a posto – ha sottolineato poi il Papu, in collegamento con Sky Sport24 -. Sarà molto difficile tornare a giocare: come si fa a organizzare le trasferte, ad andare negli alberghi? È una grande domanda che mi faccio”. “Il mio stato d’animo non è al top, la situazione nel Paese non è la migliore e bisogna cercare di essere positivi anche se ogni giorno arrivano brutte notizie. Non c’è altro da fare che rimanere a casa e aspettare che tutto questo possa finire, spero presto”.
Poi un messaggio ai bergamaschi: “Sono con loro, sono gente tosta che non si arrende e questo periodo passerà”.
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