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Decreto anti-virus

Sul lungolago di Endine aspetta una ragazza conosciuta in chat: altre 80 denunce

Controllati dai carabinieri oltre 100 esercizi commerciali e 850 persone

Proseguono incessanti i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo sul mancato rispetto del decreto governativo del 9 e 11 marzo, contro la diffusione del nuovo Coronavirus.

Svoltisi in lungo e largo in tutte le aree e strade urbane, extraurbane ed anche in quelle rurali, hanno interessato oltre 100 esercizi commerciali e 850 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare oltre 80 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità e, talvolta, dando giustificazioni alquanto fantasiose.

IL BILANCIO

Come un ragazzo di 25 anni, nato a Torino ma residente a Borgo San Giacomo (BS), che dopo aver lasciato la macchina in uno spiazzo, iniziava a camminare sul lungolago di Endine. I militari della Stazione di Casazza, chiedendo spiegazioni, si sono sentiti rispondere che attendeva una ragazza conosciuta attraverso sito di incontri perché da solo in questo periodo si annoiava.

Oppure un uomo di 65 anni di Sedrina, fermato dalla pattuglia della Stazione di Zogno. Colto ad uscire da una via a bordo di propria autovettura riferiva di dover andare a lavorare nella casa di vacanza di un amico di Bergamo per lucidare il pavimento.

Tre ragazzi poco più che ventenni, di Sarnico, sono stati infine sopresi mentre giocavano a pallone in strada approfittando dell’assenza di traffico lungo la via.

I Carabinieri del Comando Provinciale, oltre a far rispettare le leggi volte alla salvaguardia della salute dei cittadini, forniscono supporto anche a tutti quegli attori pubblici e privati (ospedali, farmacie e famiglie) che si trovano in difficoltà. Per esempio ad agevolare il ricambio, da parte delle ditte preposte, delle bombole di ossigeno sanitario prelevandole direttamente dalle farmacie e stoccandole in un unico hub; al trasporto, laddove necessario, di bombole dalle farmacie che ne hanno in numero maggiore a quelle che ne hanno urgente bisogno; alla consegna di presìdi sanitari (saturimetri, guanti, mascherine) fermi presso depositi di spedizionieri, settori nell’ultimo periodo particolarmente in affanno e sofferenza. Ma anche effettuando staffette per agevolare numerose associazioni benefiche a consegnare presìdi e materiali sanitari, ad esempio 5 ventilatori polmonari all’ospedale di Piario.

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