Accanto alle mascherine, che rimangono essenziali per tutti e in particolare per gli operatori e la cui carenza ancora non è stata compensata completamente, sarebbe necessario avere una maggiore disponibilità di saturimetri. Lo chiede Eros Malara, neurologo, specialista ambulatoriale all’Ospedale di Bergamo dal 2008, dove si occupa dell’ambulatorio per le cefalee, membro dell’Anircef (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) di cui ha curato più volte il congresso regionale Lombardo.ia.
Cos’è il saturimetro
Il saturimetro è un piccolo apparecchio di semplicissima fattura e di ancor più semplice lettura e assomiglia ad un ditale a molla: si applica sul dito e da in pochissimi secondi la percentuale di ossigenazione del sangue, che uno dei parametri più importanti per seguire il covid. Sono apparecchi di relativo basso costo e che non dovrebbero mancare oggi nelle case di nessuno, ma non si trovano più né in farmacia, né negozi specializzati e nemmeno con Amazon. Rivolgo un appello alle autorità cittadine affinché riescano a reperire uno stock di questi apparecchietti e li mettano a disposizione dei medici di base per distribuirli perlomeno ai pazienti più a rischio
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