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Coronavirus

Gori cammina nella città deserta: “I bergamaschi hanno capito, sono tutti a casa”

Il sindaco ha incontrato anche edicolanti e commessi dei supermercati, clochard della stazione e panettieri

Vediamo se c’è qualcuno che non ha capito la gravità della situazione, ha pensato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori quando ha deciso di uscire per strada, a caccia di quei furbetti che pensano che questa emergenza sanitaria sia una vacanza inaspettata da godersi fino in fondo.

Invece, di bergamaschi in giro senza un valido motivo non ne ha trovato nemmeno uno: “Perché hanno capito – ha scritto sulla propria pagina Facebook -. Fuori dai negozi ho visto persone fare la spesa in modo ordinato, in silenzio, a distanza di sicurezza”.

“Ho invece scoperto che gli edicolanti non avevano le mascherine – ha spiegato Gori -. Abbiamo trovato il modo di fargliele avere. Svolgono una funzione preziosa, è importante che siano protetti. Loro come le persone che lavorano nei supermercati. Ho controllato all’Auchan di via Carducci e all’Esselunga di via Corridoni. La situazione mi è parsa ordinata. Le commesse sono un po’ preoccupate ma restano al loro posto, di questo le ho ringraziate”.

“Accanto alla stazione c’è il camper di Namasté, dove gli operatori si occupano di chi vive ai margini – ha continuato il sindaco di Bergamo – . Le poche persone che si incontrano lì intorno – a parte chi va a prendere il treno – non hanno una casa dove andare. Ho compilato e distribuito alcuni bigliettini con l’indirizzo della nuova struttura di accoglienza che la Caritas ha aperto in via Ghirardelli 12. Ho poi saputo che la sera però non si è presentato nessuno”.

“Anche Città Alta era completamente vuota. In questa stagione sarebbe stata piena di turisti e di voci. Alle 12 di sabato in piazza Vecchia si sentiva solo il rumore della fontana. Questa – ha spiegato Gori – è Bergamo all’inizio della primavera, in questo 2020 che non potremo mai scordare. Una città silenziosa e sofferente, ma composta, in attesa che il brutto passi. In cui ognuno fa il suo pezzo di dovere”.

Nei giorni scorsi sono uscito a controllare se per strada ci fosse qualcuno a spasso da spedire a casa. Avevo visto…

Pubblicato da Giorgio Gori su Domenica 22 marzo 2020

Infine, i ringraziamenti: “Miei amati concittadini, vi ringrazio tutti – ha scritto il primo cittadino -. Voi che rimanete a casa responsabilmente. Voi che vi preoccupate di proteggere i vostri genitori e i vostri nonni. Voi che lavorate e ci consentite di andare avanti. Voi collaboratori del Comune, operatori sociali, volontari che ci aiutate. Soprattutto voi medici e infermieri, operatori della sanità, che combattete negli ospedali e sul territorio”.

“Cammino senza incontrare nessuno e penso a chi è malato, a chi ha perso una persona cara, a chi trepida per un parente o un amico malato. In queste ore siamo uniti da questo dolore, tutti noi bergamaschi. Ma siamo forti – ha concluso Gori -. Ci rialzeremo”.

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