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Il lutto

Coronavirus; addio a Lucia Bosé, star del cinema e mamma di Miguel

L'attrice, mamma del cantante Miguel, si è spenta lunedì 23 marzo all'età di 89 anni

Si è spenta Lucia Bosé. L’attrice, star del cinema italiano famosa a livello internazionale, si è spenta lunedì 23 marzo all’età di 89 anni. Ricoverata in ospedale a Segovia, si trovava in cattive condizioni di salute per patologie pregresse ed è morta in questo drammatico periodo, segnato dal Coronavirus.

Eletta Miss Italia 1947, è stata una delle prime maggiorate del cinema italiano insieme a Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida e Sophia Loren.

All’anagrafe Lucia Borloni, è nata a Milano il 28 gennaio 1931 dall’unione fra Domenico Borloni e Francesca Bosè. Lavorava come commessa alla famosa Pasticceria Galli quando fu notata dal regista Luchino Visconti. Le porte del cinema si aprirono dopo il 1947 grazie alla vittoria del concorso Miss Italia a Stresa, che le diede molta visibilità. Alla stessa edizione parteciparono altre concorrenti divenute poi famose attrici: Gianna Maria Canale, Gina Lollobrigida (classificate seconda e terza), Silvana Mangano ed Eleonora Rossi Drago, poi esclusa perché sposata e madre.

Superò il provino per “Riso amaro” ma l’opposizione della famiglia – che inizialmente non vedeva di buon occhio il mondo dello spettacolo – la costrinse a rinunciare al film. Partecipò comunque ad alcune pellicole che segnarono l’affermazione del neorealismo italiano, come “Non c’è pace tra gli ulivi” (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto “Cronaca di un amore” (1950) di Antonioni per il quale fu anche “La signora senza camelie” (1953). In questo primo periodo fu diretta anche da Luciano Emmer e Francesco Maselli partecipando inoltre a diverse pellicole brillanti a fianco del suo primo fidanzato Walter Chiari. Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un popolare personaggio da rotocalco. Tornò sugli schermi alla fine degli anni Sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.

Tra le interpretazioni successive spiccano “Cronaca di una morte annunciata” (1987) di Francesco Rosi, “L’avaro” (1990) di Tonino Cervi nel cui film è stata doppiata da Angiolina Quinterno, “Volevo i pantaloni” (1990) di Maurizio Ponzi e “I Viceré” (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2000 è riuscita a realizzare un suo sogno di gioventù e crea nella città di Turégano il primo Museo degli Angeli che raccoglie le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo. In Cronaca di un amore è stata doppiata da Rosetta Calavetta. Nelle ultime puntate della fiction Capri 3 la voce di Lucia Bosè è sostituita da quella di Marzia Ubaldi.

Nel 2017 ha ricevuto il Wilde Vip European Award per l’arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.
Dopo un lungo fidanzamento con l’attore italiano Walter Chiari, conobbe il torero Luis Miguel Dominguín che sposò nel 1955 e col quale ha avuto i figli Miguel, Lucia e Paola. Le nozze civili furono celebrate a Las Vegas e quelle religiose in Spagna. Il matrimonio si concluse nel 1968 con la separazione a causa delle continue infedeltà del marito.
Nel corso della sua carriera ha frequentato personalità di rilievo come Pablo Picasso, Luchino Visconti, padrino di battesimo di Miguel, ed Ernest Hemingway.

Lucia Bosé

A contraddistinguerla, oltre al fascino e all’ironia, da anni erano i capelli blu. Nel corso di un’intervista rilasciata a “Domenica In” lo scorso ottobre, in cui si è raccontata a Mara Venier, Lucia Bosé aveva spiegato: “Li porto perché mia nipote si è sempre divertita con me, un giorno mi ha fatto rosa, un giorno verde. Mia nipote mi disse: ‘Rimani blu’. E sono rimasta blu. Ho sempre avuto la ribellione di non essere uguale a tutti, ho sempre desiderato essere diversa”.

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