Emozione, soddisfazione e qualche sassolino da togliere. Maurizio Radici, consigliere e principale sponsor di Atalanta, con Radicigroup, la vede così: “Sono molto contento per questo grande risultato, anche perché dopo le prime tre partite tanti sorridevano e dicevano che non meritavamo di stare in Champions. Poi invece…direi grande soddisfazione per quel che hanno fatto i giocatori e soprattutto il mister. Questa squadra può giocarsela con tutti”.
Un peccato che si sia dovuto giocare senza pubblico? “Un peccato, ma in questa situazione non si poteva fare diversamente. Purtroppo adesso ci sono altri problemi più gravi e speriamo che passino, meno male che l’Atalanta ci ha regalato due ore di felicità. E poi anche a Valencia giocatori e società con quel gesto a fine partita, che invitava Bergamo a non mollare, hanno dimostrato l’attaccamento a questa terra: sono ragazzi umili e anche in questa circostanza hanno fatto capire il valore dell’uomo, non solo del calciatore. Questa squadra è veramente qualcosa di diverso”.
Quanto le ha dato fastidio quella frase di Agnelli (“senza storia internazionale e con solo un anno positivo è in Champions: non so se è giusto”)? “Ecco, anche questo dimostra l’ignoranza, se così si può dire, di certi dirigenti e giocatori che pensano solo esclusivamente ad avere società che diventano sempre più ricche e dimenticano il fatto sportivo. Sono stato presidente del Leffe e in Federazione e ricordo che trenta anni fa avevo litigato con Giraudo (allora amministratore delegato della Juve, ndr) per questo modo di vedere il calcio. Perciò non condivido assolutamente le parole di Agnelli, sono state una caduta di stile veramnente molto grande”.
Ma pensavate di arrivare così in alto, quando avete deciso di sponsorizzare l’Atalanta? “Onestamente non ci aspettavamo questi grandi risultati, anche se abbiamo sempre avuto fiducia nella società, nella dirigenza e Luca è molto bravo. Da quattro cinque anni l’Atalanta sta ad alti livelli soprattutto con bilanci che in Serie A non ha nessuno: vuol dire che si può fare bene da manager, che il calcio visto e gestito come sa fare l’Atalanta ha un senso e non solo per portare a casa i soldi”.
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Aveva ragione Guardiola, quando ha detto con una battuta molto spiritosa che affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista? “Guardiola è un grande allenatore e lo dimostra il fatto che ha creduto nell’Atalanta anche nei momenti bui, quando aveva zero punti: l’aveva detto anche a Gasperini che saremmo passati. È una persona intelligente che conosce il calcio”.
Quindi che limiti può avere questa squadra? “Come dice il presidente”, sorride Maurizio Radici “il primo obiettivo è salvarsi. Certo, noi siamo nelle prime otto d’Europa, vediamo se ci arriva anche qualche italiana…”.
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