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Aiuti alle imprese e alle famiglie

Coronavirus, il Governo vara il decreto “cura-Italia”

"È solo il primo passo - ha aggiunto il viceministro dell'Economia Antonio Misiani, Partito Democratico  - questo è il decreto di marzo, poi verrà quello di aprile. Sarà una manovra con un impatto doppio rispetto all'ultima legge di bilancio". 

Per far fronte all’emergenza Coronavirus il consiglio dei ministri ha varato nella giornata di lunedì 16 marzo il decreto “Cura-Italia”.

In campo aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese, un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi.

Eccola la manovra “cura Italia” nel maxi decreto che conta 120 articoli. Nelle ore di allarme massimo per la tenuta del sistema sanitario in Lombardia, il governo si prepara a varare misure – “solo le prime” – per frenare i contraccolpi economici dell’emergenza Coronavirus e per sostenere la sanità: alberghi requisiti, cliniche private a disposizione degli ospedali pubblici, la creazione di fabbriche per produrre mascherine.

“Si tratta di ingenti investimenti che verranno accompagnati con innovazione, semplificazione e riduzione delle tasse” ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GUALTIERI

“Abbiamo approvato un decreto consistente con il quale diamo una prima risposta al coronavirus in ambito economico – dichiara il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri -. Diamo una prima risposta alla crisi economica e non solo. Abbiamo deciso di utilizzare tutto l’indebitamento netto autorizzato dal Parlamento di 25 miliardi. C’è un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale e la protezione civile, con risorse per quasi tre miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico che stanno svolgendo”.
Nel decreto ‘Cura Italia per contrastare il Coronavirus “abbiamo incluso anche il trasporto merci” tra i destinatari degli aiuti economici.
“C’è un capitolo molto corposo di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del Coronavirus” ha aggiunto il ministro dell’Economia.

IL VICEMINISTRO MISIANI
“È solo il primo passo – ha aggiunto il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, Partito Democratico  – questo è il decreto di marzo, poi verrà quello di aprile. Sarà una manovra con un impatto doppio rispetto all’ultima legge di bilancio. È un primo, importante intervento. Ne seguiranno altri, nelle prossime settimane. Viviamo un momento difficilissimo. Drammatico per tanti territori, a partire dalla mia terra bergamasca. Non abbiamo alternative: dobbiamo tenere duro e combattere”.

LE PAROLE DELLA MINISTRA CATALFO
“Per gli autonomi e i liberi professionisti in questo primo dl, il dl marzo, ci sono circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività” dice il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo al termine del Cdm che ha varato il dl Cura Italia. La Catalfo ha parlato anche di “Cig anche per aziende con 1 dipendente di utilizzare tutto l’indebitamento netto”.

LE MISURE DEL DECRETO “CURA ITALIA”

Fra le prime misure del Decreto Cura Italia c’è lo slittamento delle scadenze fiscali e il differimento delle tasse con scadenza al 16 marzo fino al31 maggio 2020. Imprese, partite Iva e professionisti potranno usufruire di sospensioni e slittamenti nei pagamenti di oneri fiscali, con alcune agevolazioni per i lavoratori autonomi.

Il nuovo Decreto prevede per i prossimi 9 mesi l’ammissione ai benefici del Fondo Gasparrini ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato “in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus”.

I genitori lavoratori dipendenti del settore privato possono usufruire per i figli di età non superiore ai 12 anni, di un congedo con indennità pari al 50% della retribuzione. La fruizione del congedo è riconosciuta per massimo 15 giorni alternativamente ad entrambi i genitori.

Altra misura alternativa al congedo è un bonus per servizi di baby-sitter per un valore massimo di 600 euro. Il decreto conferma l’equiparazione della quarantena per Coronavirus al periodo di malattia.

Considerato che i soggetti più colpiti ci sono i lavoratori autonomi a partita Iva, il nuovo decreto prevede aiuti economici pari a 500 euro una tantum. Il Governo conferma il bonus per i lavoratori che non possono usufruire del lavoro agile o smart working e devono presentarsi sul luogo di lavoro (per esempio le fabbriche) nonostante l’emergenza coronavirus. Per questi lavoratori, pubblici, privati, autonomi o dipendenti, il decreto prevede un bonus di 100 euro per il mese di marzo, misura limitata a chi ha un reddito complessivo non superiore a 40mila euro.

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