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Domenica

Coronavirus, Gallera: “Più decessi ma meno pazienti gravi: continuate a stare in casa”

"In terapia intensiva aumentano solo di 25, 757 in totale, un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45. Ma non cantiamo vittoria, anche perché i decessi sono 1.218, con una crescita di 252"

L’assessore Giulio Gallera, titolare del Welfare in Regione Lombardia, come ogni giorno fa il punto sull’emergenza Coronavirus nella nostra regione.

“Per prima cosa devo fare i complimenti ai lombardi che finalmente sembra abbiano capito di stare in casa – le sue parole in conferenza stampa – . Domenica scorsa le nostre città erano ancora piene di gente. Oggi invece la grande battaglia è fatta con consapevolenzza e la vinceremo perchè le persone in giro sono poche. E quelle poche con mascherina e alla giusta dstanza”.

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Poi i dati su contagi, terapie intensive e decessi della giornata di domenica 15 marzo: “I numeri sono in crescita, ma i risultati contiamo di vederli tra una settimana, considerato il perioo di incubazione del virus”.

“Oggi in Lombardia abiamo 13272 positivi, di cui circa cinquemila in ospedale, più 602 rispetto a ieri. Una crescita costante ma non esponenziale, e questo è positivo.

Contiamo 25 pazienti in più in terapia intensiva, ieri il numero era 75. Ma non possiamo cantare vittoria. Come non possiamo buttarci giù per i 1218 decessi, più 252 di ieri e in crescita. Ma l’arco andrà valutato tra una settimana”.

Capitolo province: “Bergamo è sempre quella più martoriata. Seguono poi Brescia e Cremona”.

Il perchè di una mancata zona rossa a Bergamo? “Il tempo dei bilanci arriverà dopo. Abbiamo inviato i nostri dati a Roma e il Governo ha gestito la situazione. Ora lavoriamo al meglio così”.

L’assessore Gallera è poi tornato a parlare dell’ospedale alla Fiera di Milano: “Se riuscissimo a riconvertire due capannoni in ospedale con più di 500 posti per terapia intensiva questa sarebbe la soluzione definitiva che potrebbe venire utile anche alle altre regioni”.

Sono oltre 732 i ricoverati nelle terapie intensive lombarde, aveva spiegato Gallera a Rainews24: “Le altre regioni hanno avuto il tempo per attrezzarsi e si organizzano ampliandole prima dell’emergenza, noi ci siamo trovati quasi di botto in questa situazione e ogni giorno ne apriamo ma ce n’è un gran bisogno”.

Per i nostri cittadini “non vogliamo mollare, assicura: “Abbiamo chiamato Bertolaso che è il numero uno e che ha il compito di trovare monitor, respiratori, mascherine”.

E, a proposito delle mascherine, dopo la denuncia fatta sabato sulle 250mila arrivate dalla Protezione civile assolutamente inadatte ai medici e agli infermieri, Gallera smorza: “Voglio chiudere la polemica. Quelle arrivate vanno bene per i volontari, o qualche anziano. Ma ho un rapporto positivo col governo e con il ministro della salute Speranza, chiudiamola qui”.

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Poi l’annuncio: “Stiamo provando a farle produrre dalle aziende tessili disponibili sul territorio, con il brevetto del Politecnico”.

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