Il senatore leghista bergamasco Roberto Calderoli accusa: “Bergamo sta pagando un conto altissimo di vite umane per colpa di chi non ha voluto istituire la zona rossa”
La Provincia di Bergamo “stando agli ultimi dati ha 2864 contagiati dal coronavirus, ovvero un settimo dei circa 21mila contagiati a livello nazionale – dichiara il vicepresidente del Senato – . La provincia di Bergamo ha i posti esauriti negli ospedali ed è costretta a far trasferire i suoi malati in Sicilia. Persino i cimiteri sono al collasso, le cremazioni avvengono anche di notte, ci sono paesi che hanno un numero percentuale di decessi, penso a Nembro, paragonabile solo ad una guerra”.
E prosegue: “Questo non è il momento delle polemiche, ma quando la Regione Lombardia e gli amministratori locali di Bergamo invocavano l’istituzione di una zona rossa nessuno al Governo decideva, nessuno ci rispondeva. Sono trascorsi giorni e giorni, due settimane di stallo, e nel frattempo il contagio si è esteso al territorio bresciano che oggi ha oltre 2000 contagiati, il che significa che quasi il 25% dei contagiati in Italia è nelle nostre due province”.
Questi morti, conclude “questi ammalati, questi ospedali al collasso sono anche il risultato dell’indecisione: con la zona rossa il contagio si poteva rallentare o arginare, avremmo avuto meno malati e morti. Chi doveva decidere, chi non ha ascoltato la nostra richiesta, si faccia un esame di coscienza”.
commenta