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Come fare

Informarsi ai tempi del Coronavirus

Un consiglio è convincersi che nessuna notizia sia definitiva e assoluta, il tempo è un fattore fondamentale per questa emergenza sanitaria, sociale, ed economica

Solo una cosa si diffonde più rapidamente del Coronavirus: le notizie sul Coronavirus. Tra social, internet, giornalini, riviste, pubblicità, tv, vicini di casa e chi più ne ha più ne metta, è difficile scegliere una fonte abbastanza attendibile per sapere cosa accade fuori da casa nostra (nella quale, è bene ricordare, dovremmo restare).

Quindi, per cercare di favorire un contagio basso ma comunque tenersi aggiornati sul suo andamento, è importante capire il modo giusto per informarsi.

Sono due le correnti che dividono chi si approccia alle novità della situazione italiana.

Chi passa scrupolosamente al setaccio ogni annuncio, titolo, segno, alla ricerca di un granello di speranza o di scusa per dichiarare l’apocalisse; e chi minimizza limitandosi ad ascoltare passivamente le inevitabili esultanze o disperazioni altrui.

Il danno delle infinite voci discordanti provenienti dai molti canali televisivi colpisce maggiormente gli adulti.

I giovani preferiscono scorrere silenziosamente le storie di quei fashion blogger onnisapienti e presenti o divulgatori affidabili nel web o su YouTube.

Entrambe le posizioni hanno rischi e vantaggi, ma bisogna sempre stare attenti alla velocità con cui le cose cambiano, ogni ora potrebbero essere modificate tutte le decisioni o ipotesi precedenti.

Un consiglio è convincersi che nessuna notizia sia definitiva e assoluta, il tempo è un fattore fondamentale per questa emergenza sanitaria, sociale, ed economica.

Bisogna anche pesare le parole, sulla base di chi le pronuncia, perché possono scatenare reazioni emotive eccessive e allarmismi non proficui.

L’ideale è consultare sempre più fonti possibili, per verificare da soli che la notizia diffusa sia ufficiale.

Contemporaneamente però, tenere come riferimento un solo sito che sia il più chiaro, completo, aggiornato e approfondito possibile.

E infine, credo che sia doveroso dire che a volte è inutile pretendere di sapere tutto, bisogna avere un po’ di fiducia in chi ci dice cosa dobbiamo fare nel nostro piccolo.

Finché in casa nostra il virus non entra, possiamo aiutare l’esterno evitando i contatti, lavorando sul nostro impegno quotidiano.

Solo dalla responsabilità personale di ognuno di noi, possiamo permettere ai fatti, conseguenti dalla somma delle singole azioni, di trasmetterci notizie sempre più positive.

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