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Costruttori di bergamo

Coronavirus, Ance sospende i cantieri: “Si tutelino lavoratori e imprese”

Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo: "Con responsabilità, per tutelare la salute dei nostri lavoratori e di tutti i cittadini, siamo pronti a sospendere la nostra attività".

Ance Bergamo si unisce all’Associazione regionale dei costruttori edili e chiede misure di sostegno per evitare che, con la chiusura dei cantieri, si affianchi una crisi economica all’emergenza sanitaria.

“La salute è un bene primario – sottolinea la presidente di Ance Bergamo, Vanessa Pesentied è evidente che, con responsabilità, per tutelare la salute dei nostri lavoratori e di tutti i cittadini, siamo pronti a sospendere la nostra attività. Ma chiediamo a Governo e Regione di mettere in atto tutti gli strumenti di sostegno per le imprese e i lavoratori. Nelle scorse settimane, con Ance Lombardia, avevamo già individuato una serie di proposte da sottoporre alle Istituzioni: dagli ammortizzatori sociali, al differimento dei termini degli adempimenti tributari e contributivi e delle scadenze contrattuali, oltre al posticipo per un periodo adeguato di tutte le scadenze di rimborso dei prestiti bancari contratti dalle aziende edili che, a seguito delle doverose misure restrittive di questi giorni, subiranno considerevoli contrazioni dei flussi di cassa”.

“I dati che la Regione sta registrando in queste ore – continua il presidente di Ance Lombardia, Luca Guffantici hanno indotto a riflettere sull’urgenza di renderci disponibili a sospendere le attività dei nostri cantieri, con l’obiettivo di contenere anche i tempi di questa emergenza sanitaria”.
“Con questo spirito – prosegue Guffantinonostante le difficoltà in cui versa il settore da diversi anni ed alle quali sino ad oggi non sono state contrapposte le opportune iniziative di stimolo alla crescita economica, siamo pronti a collaborare con tutte le Istituzioni coinvolte, alla redazione di un provvedimento che assieme alla sospensione delle attività preveda però l’introduzione contestuale delle misure necessarie alle nostre imprese – che rappresentano 300 mila addetti – per superare questo periodo di forzata inattività, affinché all’emergenza sanitaria non si affianchi un’emergenza economica. Sono certo che i costruttori lombardi con il doveroso sostegno di Regione e Governo, sapranno anche questa volta superare le difficoltà ed essere nuovamente protagonisti dello sviluppo del nostro territorio”.

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