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In bergamasca

“Ho litigato con la fidanzata, devo raggiungerla”: altre 40 denunce dopo i controlli anti-virus

Proseguono a ritmo serrato i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale sul mancato rispetto di quanto previsto dal decreto governativo del 9 marzo

Proseguono a ritmo serrato i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo sul mancato rispetto di quanto previsto dal decreto governativo del 9 marzo.

All’interno dei centri abitati e lungo le principali arterie stradali extraurbane, sono stati controllati oltre 800 veicoli per un totale di oltre 1000 persone, le cui autodichiarazioni, successivamente sottoposte ad attenta verifica, hanno fatto scattare 40 denunce ai sensi dell’art 650 del codice penale, per l’inosservanza di un provvedimento di un’autorità, che prevede la pena dell’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro, nei confronti di persone che hanno fornito delle informazioni non esatte o comunque non sufficienti a giustificare la propria mobilità e, talvolta, dando giustificazioni alquanto fantasiose.

IL BILANCIO

In particolare, nella giornata di ieri 11 marzo, nel territorio della Compagnia:

di Bergamo, uno studente universitario che è stato sorpreso in scooter a Ranica ed alla richiesta di motivazioni autocertificati, ha detto che siccome aveva litigato telefonicamente con la propria fidanzata, la stava raggiungendo per chiarirsi di persona;

di Treviglio, si è distinto un operaio 35 enne residente a Ciserano che per organizzare una festa a casa propria con un gruppo di 5 amici, ha pensato bene di arrivare a Treviglio al supermercato e far scorta di liquori per un costo di circa 150 euro;

di Zogno, dove 2 pensionati hanno ammesso candidamente di trovarsi al di fuori del proprio comune col solo fine di comprare del pane perché a loro gusto più buono che non in quello del proprio paese;

di Clusone, dove due amici 34enni, uno operaio e l’altro disoccupato, con la passione per le riparazioni meccaniche di moto da cross, si sono mossi dalla Val di Scalve fino a Clusone per comprare dei ricambi per le proprie motociclette. Si ricorda che violando le limitazioni agli spostamenti, in alcuni casi si potrebbe configurare anche un ben più grave delitto colposo contro la salute pubblica.

“I controlli – fanno sapere i carabinieri – proseguiranno incessantemente nell’ambito dell’intera Provincia di Bergamo”.

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