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L'intervista

Anche Marcello Lippi si lustra gli occhi: “L’Atalanta fa innamorare tutti gli italiani”

L'ex ct, campione del Mondo nel 2006, entusiasta dei bergamaschi: "Quando li guardo mi diverto sempre. Per questo volevo Gasperini in Nazionale..."

“L’Atalanta ha fatto innamorare tutti gli italiani”. Parola di Marcello Lippi, l’ex ct della Nazionale di calcio campione del Mondo nel 2006, già vincitore della Champions League nel 1996 con la Juventus e prima ancora allenatore dell’Atalanta, stagione 1992-93. “Questa è una grande impresa”, continua “frutto del lavoro, della saggezza e della programmazione della società”.

Eppure non era così scontato che l’Atalanta riuscisse a passare il turno, anche se il 4-1 dell’andata era un bel tesoretto. “Sì, c’era un po’ di preoccupazione, è normale in Champions, però tutti pensavano che l’Atalanta avrebbe passato il turno. La squadra è cresciuta tantissimo a livello internazionale, giocano con una convinzione e una forza straordinarie”.

Marcello Lippi
Marcello Lippi, viareggino classe 1948

Il segreto di questo successo quindi qual è? “Che giocano bene, inoltre c’è unità di intenti, senso di appartenenza: l’abbiamo visto in quel bel gesto a fine partita, quando i ragazzi hanno mostrato la maglia che invitava Bergamo a non mollare in questo difficile momento. Ecco, questo attaccamento alla loro città è qualcosa di speciale, giocano per i propri tifosi ed è veramente bello vederli giocare. Sono entusiasmanti”.

Soprattutto chi li guida… “Eh sì, conosco Gasperini da quando allenava la Primavera della Juve e io la prima squadra e tante volte ci siamo confrontati. Sta facendo un lavoro entusiasmante e con lui il presidente, Luca. Sono passati quasi trent’anni da quando ho allenato l’Atalanta, Luca era un bambino di dieci. È straordinario quello che stanno facendo: complimenti di cuore, mi fanno divertire perché è una squadra che trascina. Tutta Italia fa il tifo per l’Atalanta”.

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C’è qualcosa in comune, tra la sua Atalanta di allora e questa? “No, però allora eravamo stati per qualche tempo terzi in Serie A e alla fine dell’andata, con Milan e Inter davanti, tanto è vero che scherzando l’avevano ribattezzata la classifica della Lega lombarda. Un bellissimo campionato, siamo finiti a un punto dall’Europa, dal sesto posto. Però adesso la squadra ha acquisito una dimensione di livello internazionale, è cresciuta tanto, giocano con sicurezza, con convinzione. Vanno in gol con una facilità enorme, ogni tanto fanno qualche errore nella fase difensiva ma ci lavoreranno e miglioreranno”.

Vero che lei avrebbe voluto portare Gasperini in Nazionale? “Sì, sono stato per qualche mese direttore tecnico della Nazionale e avevo interpellato anche Gasperini come commissario tecnico, poi non se ne fece nulla perché lasciai il mio incarico”.

Gasperini
Su Gasperini: è vero, lo volevo ct della Nazionale...

E questo Ilicic mattatore in Champions? (Piccolo lapsus di Lippi, che per un attimo chiama Ilicic… Del Piero, evidentemente gli sembra di rivedere le giocate dell’ex numero 10 juventino): “Ilicic è giocatore con qualità enormi, con caratteristiche particolari per cui Gasp è stato bravo a trovargli la collocazione giusta, a lui e al Papu”.

A questo punto, che obiettivi può porsi l’Atalanta? “Quando arrivi tra le prime otto d’Europa e pensi a cosa potrà succedere, intanto vedremo se e quando si riprenderà, ma questa è una squadra che se la può giocare con tutti, anche le più forti. E poi vorrei – conclude Lippi – rivolgere un caro saluto a tutti i bergamaschi: non sono momenti facili, sono vicino a tutti con il cuore, ci vuole tanta forza e grande determinazione. Però vedrete che si metterà tutto a posto”.

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