Sportiello, Caldara, Palomino, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens, Pasalic, Ilicic, Gomez. Allenatore, Gasperini. Da citare, poi anche Zapata, Muriel, Malinovskyi, Gollini. Segnatevi questi nomi, ripeteteli a memoria se riuscite, come la formazione dell’Italia campione del Mondo nel 1982.
Rendiamogli onore, perché è questo che si meritano. Sono nella leggenda.
Mai l’Atalanta era arrivata tanto in alto nella sua storia, tra le otto squadre più forti d’Europa.
Mai nessuna squadra esordiente era riuscita ad arrivare nei quarti di finale di Champions League.
leggi anche
Serve altro? Probabilmente no.
Ma se servissero, ecco anche i numeri. Settanta gol in campionato, sedici in Champions League (otto nelle doppia sfida con gli spagnoli). È qualcosa di veramente stratosferico.
Allora mettiamoci comodi. Attendiamo la fine di questa emergenza sanitaria (che impedirà a questi ragazzi di ricevere l’accoglienza che avrebbero meritato), e prepariamoci a vivere altre serate così.
Perché ne arriveranno altre, molto presto.

© Riproduzione riservata
commenta