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Coronavirus e solidarietà

Federico, il tatuatore che ha donato 750 mascherine al paese di Nembro

Duecento a disposizione delle persone che portano pasti e farmaci a domicilio per il Comune. Altre cento per la casa di riposo

Guanti e mascherine, per lui, sono strumenti del mestiere. Ma Federico Villa, 33 anni, tatuatore di Nembro, difficilmente avrebbe immaginato che gli sarebbero tornate utili in questo modo.

“Grazie ad un vecchio cliente dell’Old&Fast Tattoo – il suo negozio, tiene a precisare Federico – siamo riusciti a recuperare all’incirca settecentocinquanta mascherine da mettere gratuitamente a disposizione di chiunque ne avesse bisogno”.

Già, perché Nembro è uno dei paesi della provincia dove si stanno registrando più casi di Coronavirus (107, ma il dato è in costante aggiornamento). Solo la città di Bergamo ne conta di più (162), ma a fronte di una popolazione decisamente maggiore.

“Abbiamo lanciato l’iniziativa sui social network e ha funzionato, molta gente è passata in negozio” racconta il giovane.

Qualche abitante ha lasciato un piccolo contributo in segno di gratitudine. E anche l’amministrazione comunale si è fatta avanti: “Duecento mascherine sono ora a disposizione delle persone che portano i pasti e i farmaci a domicilio – conferma il vicesindaco Massimo Pulcini, in quarantena come il resto della Giunta -. Federico è un ragazzo che si è trasferito qui da poco, abbiamo molto apprezzato il suo gesto”.

Altre 100 mascherine sono state consegnate all’associazione casa di riposo di Nembro. Stesso quantitativo destinato al reparto neonatale dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

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