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Il segretario di cisl fp

Coronavirus, la Cisl: “Sanità orobica allo stremo, personale contagiato e reclutamento difficile”

Riflessioni dopo la terza settimana di emergenza a cura di Angelo Murabito, segretario generale Cisl FP

“In questo momento di difficoltà generalizzata del sistema Lombardia e in particolare modo della nostra provincia, un elemento spicca su tutto: la classe dei nostri professionisti sanitari e di tutta la sanità pubblica e privata accreditata, in generale da sempre insultata, aggredita, denunciata per motivi spesso di lucro ridotta a lavorare in condizioni disarmanti sta dando prova invece di grande professionalità, di un grande senso del dovere, di abnegazione di una grandissima capacità di sacrificio”.

Sono le parole di Angelo Murabito, segretario generale Cisl FP che prosegue: “Di questo dovremmo essere tutti un po’ orgogliosi e da questo dovremmo ripartire. Oggi sono evidenti a tutti le dissennate politiche di questi ultimi 15 anni che hanno portato a continui tagli delle risorse necessarie al SSN, alla dismissioni di tanti posti letto e alla mancata sostituzioni di medici e operatori sanitari. A Bergamo molti operatori sono già contagiati o in quarantena (nella bozza dell’ultimo decreto emerge inoltre che la quarantena non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza; i medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19). Molti altri, già in pensione, stanno rientrando a lavoro per dare supporto ai colleghi in servizio ormai stremati”.

“Più complesso il reclutamento del personale medico e infermieristico neo laureato e la sua formazione per renderlo in grado di fronteggiare le emergenze respiratorie – conclude Murabito -. Il professor Galli, autorevole e apprezzato Primario infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, in prima linea nella lotta all’infezione da corona virus, ha giustamente sostenuto che “i medici degli intensivi e gli specialisti in malattie infettive non si improvvisano” e che pertanto il reclutamento di nuovo personale non è cosa realizzabile in tempi brevi. In generale il servizio sanitario nazionale sta dimostrando un senso di appartenenza, un orgoglio e uno spirito di sacrificio senza precedenti. Ma anche la cittadinanza deve fare la sua parte. Le regole di modalità comportamentali indicate dal Ministero della Salute e della Regione devono essere rispettate senza indugi e senza esitazioni. La corsa del virus prosegue e si fa ancora fatica ad arrestarlo, i 623 casi della provincia di Bergamo e gli 86 nuovi casi al giorno purtroppo lo dimostrano. Basta chiacchiere e sterili polemiche. La forza di un sistema è quella dell’anello più debole, siamo chiamati noi tutti a fare la nostra parte in questo momento per arrestare il bilancio ad oggi crescente”.

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