Il Governo ha deciso. Dopo giorni di pressione, di dubbi e di evidenti problemi, perché la scelta è tutto tranne che semplice, ha decretato (probabilmente in serata sarà ufficializzata) la chiusura della Lombardia e di 14 province da domenica 8 marzo e fino al 3 aprile, una Zona rossa anche se leggermente diversa rispetto a quella del Lodigiano.
Cosa significa concretamente? Che ci sono forti limitazioni di movimento e non solo per evitare il propagarsi dei contagi da coronavirus, in quest’area particolarmente diffuso.
Nell’articolo 1 della bozza del nuovo decreto compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza,Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia.
In particolare: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Lombardia, nonché all’interno del territorio regionale, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza. Poi la sospensione delle attività sciistiche, la sospensione di eventi pubblici. Chiusi musei, palestre, piscine, teatri, stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario. Bar e ristoranti dovranno mantenere l’obbligo di distanza di un metro altrimenti l’attività sarà sospesa. Le attività commerciali dovranno rispettare la distanza di un metro per i clienti altrimenti scatterà la sanzione. Se non riescono per motivi strutturali dovranno chiudere.
Divieto di accesso al pronto soccorso, all’hospice.
Le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working.
Il bollettino emesso dall’assessore regionale Giulio Gallera sabato d’altronde non rassicura certo, anzi, e le mappe dello sviluppo del contagio nel giro di pochi giorni inducono a ritenere che tutta la regione sia ormai un focolaio del Covid-19.
Ecco il decreto ufficiale
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