Questo matrimonio s’ha da fare. E poco importa se sabato mattina in Comune ci saranno pochi, pochissimi intimi. Una decina al massimo, fotografo compreso. Perché Sara e Samir – 37 anni lei, 28 lui, entrambi residenti ad Alzano – a quel ‘sì’ che sognavano da tempo non vogliono proprio rinunciare: non ci sono coronavirus o zona rossa che tengano.
Venerdì sono rimasti col fiato sospeso tutto il giorno, aspettando i telegiornali. “In attesa di notizie che non sono arrivate – racconta Sara, operatrice sanitaria in una casa di riposo -. Se la zona rossa fosse stata dichiarata ieri, i nostri testimoni non avrebbero nemmeno potuto prender parte alla cerimonia”. Forse sarebbe andata proprio così, visto che le persone scelte non risiedono nelle zone della Valseriana più colpite dal virus. A quel punto “avremmo dovuto trovare dei sostituti, magari tra i funzionari comunali”.
Una cosa è certa. “Il giorno del nostro matrimonio lo immaginavo diverso – ammette la sposa -. Rinunciare a quasi tutti gli invitati non era esattamente ciò che avevo in mente, ma desidero che in un momento come questo sia comunque il nostro amore a prevalere, non la paura”.
A celebrare il matrimonio con rito civile sarà Giovanna Zanchi, Consigliere comunale ad Alzano. “Si farà alle 11 – conferma -. Non sono emersi problemi a riguardo e cercheremo di rispettare tutte le precauzioni del caso”. Insomma, un’unione che si preannuncia anche un pizzico a distanza: di sicurezza, ovvio.
commenta