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L'assessore gallera

“Zona rossa? Nell’area tra Alzano e Nembro il picco lombardo dei contagiati, ma dal Governo ancora nulla”

Sono 114 i nuovi casi, che vanno a sommarsi ai 423 già registrati in Bergamasca. Sospese le attività ambulatoriali non urgenti in Lombardia

Centoquattordici nuovi casi che vanno a sommarsi ai 423 già registrati in Bergamasca. È il numero fornito dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera nella consueta conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza Coronavirus a Bergamo e in Lombardia.

Si tratta di pazienti positivi concentrati soprattutto nell’area territoriale della Val Seriana, già in forte difficoltà. Si tratta dell’incremento più importante di casi a livello regionale: “Zona rossa? I tecnici stanno approfondendo la situazione – risponde Gallera ai giornalisti -. Anche da parte dell’Istituto Superiore della Sanità c’è l’orientamento a chiedere delle misure importanti per questa zona ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna posizione formale del Governo. Quel che possiamo fare è limitarci a registrare questi dati, invitando i cittadini di quel territorio alla prudenza, a ridurre la loro vita sociale per preservare se stessi e gli altri”.

Sempre per quanto riguarda Bergamo c’è il tema degli ospedali, sotto pressione per l’eccezionale mole di lavoro generata dall’emergenza: “A Seriate sono in arrivo dieci medici e otto infermieri dall’esercito” ha detto sempre Gallera, spiegando che per le future mamme all’ospedale di Alzano lombardo non è attiva la maternità, ma al Bolognini di Seriate sì, operativa al cento per cento.

L’assessore ha poi fatto il quadro della situazione a livello regionale: “Sono 2.251 i casi positivi, mentre sono 1.169 i ricoverati, 244 in terapia intensiva”. Altre “364 persone sono in isolamento domiciliare” mentre cresce il numero di persone dimesse e i guarite: “376, in un solo giorno 126 in più”. In aumento, però, anche il numero dei decessi: “98, venticinque casi in più”, chiarisce sempre Gallera, sottolineando il numero dei posti di terapia intensiva dedicati al coronavirus, diventati 321. “Voglio rivolgere un grandissimo elogio e ringraziamento al gruppo intensivisti, pneumologi, medici e personale sanitario che da due settimane stanno lavorando senza sosta per fronteggiare l’emergenza Coronavirus anche riconvertendo a terapia intensive in tempi rapidissimi altre tipologie di reparto”.

SOSPESE LE ATTIVITA’ AMBULATORIALI NON URGENTI IN LOMBARDIA

“Le attività ambulatoriali non urgenti e non differibili che vengono svolte in Lombardia saranno sospese dai prossimi giorni per il tempo strettamente necessario a fronteggiare l’emergenza coronavirus”, annuncia sempre l’assessore al Welfare.

“Dalla lettura dei dati emerge che quotidianamente abbiamo 200 persone in più da ricoverare nei nostri ospedali – aggiunge – per questo motivo abbiamo pensato di adottare, per un periodo di tempo contingentato, una misura straordinaria al fine di recuperare il maggior numero possibile di medici e infermieri nelle corsie e nei reparti. Voglio rassicurare i lombardi sul fatto che tutte le attività urgenti e non differibili, sia per i pazienti cronici che per il resto dei lombardi, verranno assicurate”.

“Il provvedimento decorrerà dall’inizio della prossima settimana – conclude Gallera – e nelle prossime ore daremo le indicazioni operative necessarie, dopo un confronto con le associazioni categoria”.

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