Inattesa, dopo le indagini sfociate nel rinvio a giudizio, alla prima udienza del processo è arrivata la richiesta del pubblico ministero Mauro Tenaglia di assolvere il proprietario e i tre amministratori della Selca, azienda della Valcamonica fallita nel 2010.
Gli imputati bergamaschi e bresciani, Flavio Bettoni, Michele Carta Mantiglia, Piergiorgio Bosio ed Ettore Vacchina sono accusati di non aver rimosso i rifiuti inquinanti, così come richiesto da Comune e provincia. Lo stesso pm, ha però chiesto l’assoluzione immediata perché il fatto non sussiste al giudice Maria Chiara Minazzato.
Secondo la pubblica accusa la Selca avrebbe dovuto adempiere a un’ordinanza del Comune di Berzo Demo (su cui si trovava la fabbrica) e della Provincia di Brescia, smaltendo 37mila metri cubi di rifiuti pericolosi non trattati che si trovano all’interno dello stabilimento fallito: il mancato rispetto di queste prescrizioni avrebbe contribuito all’inquinamento ambientale di Forno Allione.
Ora la richiesta di assoluzione, che il giudice valuterà e a cui risponderà nell’udienza convocata a giugno.
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