Era risultato positivo al Coronavirus ma di rimanere in ospedale proprio non ne ha voluto sapere: così un 70enne originario di Casnigo ha deciso di “evadere” dall’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia (Como), chiamare un taxi e tornare a casa.
È successo lunedì mattina quando l’uomo, ricoverato da sabato nel reparto di malattia infettive dopo la diagnosi, ha recuperato tutti i suoi effetti personali, si è vestito e si è allontanato dalla sua stanza facendo attenzione a non essere notato dal personale medico.
Ad attenderlo, fuori dall’ospedale, un taxista, ignaro delle sue condizioni di salute che, come da richiesta, lo ha accompagnato fino a Casnigo: avendo condiviso con lui l’abitacolo della vettura per circa un’ora sarà costretto alla quarantena.
Appena notata l’assenza del settantenne, medici e infermieri hanno avvisato immediatamente le forze dell’ordine: i carabinieri si sono presentati subito a casa sua a Casnigo, dove era rientrato da poco.
Portato in caserma, è stato denunciato per non aver rispettato il provvedimento delle autorità ma potrebbe esserlo anche per epidemia colposa nel caso in cui il taxista che lo ha accompagnato dovesse risultare positivo al Coronavirus.
L’uomo, rintracciato in poco tempo dai carabinieri, ha scelto in via precauzionale di mettersi in quarantena volontaria per due settimane.
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