Come posso stare a distanza di sicurezza dagli altri passeggeri, per prevenire situazioni di possibile contagio da Coronavirus, se le corse dei treni vengono tagliate e mi trovo a viaggiare su mezzi che a livello di spazi non lo consentono?
È il quesito che si è posta una pendolare bergamasca che nella mattinata di martedì 3 marzo, invece del solito Vivalto a due piani, si è trovata di fronte a un treno a un piano solo.
“Buongiorno vi scrivo per segnalare la situazione paradossale di questi giorni.
‘L’emergenza’ corona-virus ha dato avvio ad una serie di provvedimenti per arginare la diffusione del virus.
Siamo bombardati ormai 24 ore al giorno tutti i giorni da interviste a virologi, medici, politici, assessori e chi più ne ha più ne metta.
Se c’è un concetto che é stato ribadito più degli altri è che bisogna ridurre il contatto per limitare la diffusione del virus.
Viene istituita la zona rossa e si fanno mille interventi straordinari e poi? E poi arriva Trenord.
Oltre a ridurre il numero dei treni, iniziativa giustificata dalla riduzione del numero dei pendolari dalla scorsa settimana, questa mattina (martedì 3 marzo ndr) la sorpresa….Treno Vivalto a due piani eliminato e sostituito con treno a un piano risalente probabilmente alla prima metà del secolo scorso.
Nei giorni scorsi la situazione era gestibile in quanto era possibile viaggiare a distanza di sicurezza dagli altri passeggeri, ma ora questo viene meno e siamo di nuovo vicini alla situazione ‘carro bestiame’.
Mi domando, possibile che Regione Lombardia non intervenga e chiuda sempre due occhi quando si tratta di Trenord?
È possibile che noi Lombardi che usiamo ancora i mezzi per andare al lavoro (non a divertirci) veniamo nuovamente abbandonati a noi stessi?
Possibile che non si presti alcuna attenzione alle istanze di chi si reca regolarmente al lavoro senza usufruire dello smartworking e senza ricorrere a mezzi propri inquinando anche in situazione particolari di emergenza come quella attuale?
Il mio messaggio non è una lamentale generica, ma vuole essere una semplice segnalazione della poca attenzione della Regione al tema ‘mezzi pubblici e treni’.
Parliamo di ricadute economiche importanti e poi trascuriamo quei lavoratori che si recano regolarmente sul posto di lavoro in un’altra città, senza usufruire dello smartworking e prendendo i mezzi, dimostrando sempre e comunque anche una grande attenzione al tema ambientale. Non meritiamo sicuramente una medaglia, ma si tratta di essere completamente ignorati dalle istituzioni anche in queste situazioni complesse e particolari”.
Trenord ha fatto sapere che il treno in questione, il 2604 da Bergamo a Milano Centrale, martedì è stato fatto con carrozze media distanza a causa di un guasto alla composizione Vivalto, 6 vetture a doppio piano, prevista dal turno. La Sala operativa ha immediatamente assegnato una composizione di riserva per evitare la cancellazione del treno. Da mercoledì 4 marzo tornerà il Vivalto.
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