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Presidente ance

Imprese edili, Pesenti: “Servono misure straordinarie per ripartire dopo il Coronavirus”

Ance, l'associazione dei costruttori edili, lancia un appello: "Occorre rimettere in moto il paese, le imprese stanno sparendo. L’allerta generalizzata e l’allarmismo diffuso stanno bloccando cantieri in tutta Italia e all’estero, con incalcolabili danni socio economici"

“Ci vogliono equilibrio e razionalità. Giusto il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, ma coniugandole con un ritorno alla normalità e scongiurando il panico generalizzato che sta bloccando il settore delle costruzioni italiano in casa e in tutto il mondo e di conseguenza l’intera economia del Paese.” Queste le parole del presidente di Ance nazionale, Gabriele Buia, sugli effetti dell’allarme Covid-19 in Italia.

“Stiamo mettendo in campo tutti i nostri sforzi per tutelare la salute dei lavoratori, ma dal territorio le imprese ci stanno segnalando situazioni paradossali e blocchi generalizzati anche al di fuori della zona rossa e della zona gialla” continua Buia, secondo il quale “di questo passo tantissime imprese rischiano di scomparire”.

Una conferma in questo senso arriva anche dalla provincia bergamasca: “Abbiamo avviato un’indagine tra i nostri associati – segnala Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamoper avere un quadro il più possibile completo di tutte le situazioni di difficoltà e di danno economico incontrate dalle imprese edili. Le prime segnalazioni ricevute evidenziano criticità relative all’ingresso in cantiere di lavoratori provenienti dalle zone della bergamasca ritenute a rischio, al rinvio di alcuni lavori e alla sospensione delle attività di manutenzione di alcuni impianti e stabilimenti. Iniziamo inoltre a riscontrare difficoltà nell’approvvigionamento di materiali e ritardi nel rilascio di autorizzazioni, a seguito del rallentamento delle attività negli uffici pubblici. Ci siamo attivati a tutti i livelli, d’intesa con il presidente di Ance Lombardia, Luca Guffanti che è in stretto contatto con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, affinché siano adottate misure straordinarie in grado di supportare le imprese in difficoltà, con particolare riferimento al potenziamento dello strumento degli ammortizzatori sociali ed ai ritardi nell’esecuzione dei lavori pubblici e privati non imputabili alle aziende”.

Questo ulteriore blocco dell’attività, dovuto al Coronavirus, si aggiunge a 11 anni di crisi e all’assenza di misure organiche per far ripartire concretamente il settore come Ance chiede da tempo. Per l’associazione serve un pacchetto di misure urgenti a sostegno delle imprese e dei territori più colpiti, ma anche provvedimenti strutturali immediatamente operativi e necessari per rimettere in moto il Paese, come la semplificazione delle procedure. A cominciare dalla eliminazione di quelle misure che affliggono le imprese con maggiori oneri e adempimenti burocratici, come ad esempio l’art.4 dell’ultimo decreto fiscale.

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