Quattrocentotrè persone risultate positive al Coronavirus, di cui 216 ricoverate: sono i dati dell’ultimo bollettino diffuso nella serata di giovedì 27 febbraio dalla Regione Lombardia che ha continuato nell’aggiornamento quotidiano sulla situazione.
Le persone positive sono 72 in provincia di Bergamo, 10 a Brescia, 91 a Cremona, 159 a Lodi, 5 a Monza e Brianza, 15 a Milano, 36 a Pavia, 3 a Sondrio e 12 in corso di verifica. I decessi in Lombardia, la stragrande maggioranza dei quali ultraottantenni e con uno stato di salute già critico, sono saliti a 14, uno dei quali un 88enne all’ospedale di Seriate.
Sono 40, invece, le persone dimesse.
A livello nazionale il numero complessivo dei contagiati è 650: 111 in Veneto (2 morti), 97 in Emilia Romagna (1 morto), 19 in Liguria, 4 in Sicilia (2 guariti), 3 in Lazio (tutti guariti), Campania e Marche, 2 in Toscana e Piemonte, 1 in Alto Adige, Abruzzo e Puglia.
La Regione ha anche annunciato di aver acquistato a proprie spese quattro milioni di mascherine e presidi medici da distribuire al personale sanitario negli ospedali.
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Ma la giornata di giovedì potrebbe risultare importantissima anche per un grande risultato ottenuto dall’ospedale Sacco di Milano, dove i ricercatori sono riusciti a isolare il virus.
La situazione in provincia di Bergamo, come è logico che sia, è in continua evoluzione. Nonostante il rincorrersi di voci, la Regione e i sindaci di Alzano Lombardo e Nembro hanno ribadito ancora una volta come non sia prevista l’istituzione di una zona rossa in Val Seriana.
Contemporaneamente si sono moltiplicati, durante la giornata, gli avvisi delle amministrazioni ai rispettivi concittadini in merito alla presenza di persone positive al Coronavirus.
Grumello del Monte
Sedrina
Nella serata di giovedì la persona contagiata è stata dimessa e dovrà rimanere per 15 giorni in isolamento fiduciario a casa, in collegamento con personale sanitario che ne monitorerà la convalescenza. Le sue condizioni sarebbero molto migliorate.
Verdello
Montello
Aggiornamenti da Cisano Bergamasco
Ma c’è anche chi, in un momento delicato, continua a diffondere fake news e a fare scherzi di cattivo gusto. È il caso di un 48enne di Clusone che aveva annunciato di essere il primo contagiato in paese. Per lui non è finita bene: si è beccato una denuncia per procurato allarme.
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