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Bergamo

Coronavirus, “Università al lavoro per riprogrammare le attività didattiche”

Il rettore: "Qualora il decreto dovesse esser ulteriormente prorogato, stiamo valutando con i diversi dipartimenti e con i rappresentanti degli studenti l'attivazione di alcuni sessioni straordinarie, affinché tutti possano proseguire il proprio percorso di studi".

“Nonostante le attività formative siano sospese sino al prossimo 1 marzo, stiamo lavorando per predisporre una riprogrammazione di quest’ultime”. Sono queste le parole del rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini che è intervenuto in merito alla sospensione delle lezioni e delle sessioni di esami e lauree all’interno degli atenei lombardi.

L’ordinanza, emessa da Regione Lombardia in accordo con il Ministero della Salute con l’obiettivo di ridurre il contagio da Coronavirus, sta interessando numerosi studenti nel nostro territorio, causando loro diversi disagi che, nei prossimi giorni, potrebbero trovar una soluzione.

“Nella giornata di mercoledì 26 febbraio ci è pervenuta una comunicazione dal ministro in cui si osservava come, a differenza delle scuole,attualmente le università siano aperte, anche se l’attività didattica è interrotta – ha affermato il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde – Qualora il decreto dovesse esser ulteriormente prorogato, stiamo valutando con i diversi dipartimenti e con i rappresentanti degli studenti l’attivazione di alcuni sessioni straordinarie, affinché tutti possano proseguire il proprio percorso di studi. Sono inoltre in costante contatto con gli altri atenei con cui ci riserviamo entro venerdì di stabilire linee comuni per eventuali slittamenti o recuperi”.

In attesa di novità da parte delle istituzioni, rimangono confermate le scadenze interne: “Sinora non abbiamo previsto ulteriori slittamenti perché, nel caso in cui la sospensione venisse allungata sino all’8 marzo, le prime discussioni di laurea sono previste per il 9, motivo per cui nulla impedirebbe il loro svolgimento”.

Sarà necessario aspettare ancora qualche giorno invece per conoscere il destino dei viaggi Erasmus fissati per le prossime settimane: “Siamo in attesa di un’indicazione ministeriale perché questo tema non riguarda soltanto i nostri ragazzi, ma soprattutto coloro che arrivano – ha concluso il rettore -. Non essendo ancora iniziato il semestre di spostamenti, per il momento abbiamo congelato quest’ultimi, tenendo conto che è una questione che riguarda i nostri rapporti con gli altri stati”.

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