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La situazione

Coronavirus, sono 219 i contagiati: 6 morti, 23 in terapia intensiva

Le notizie in arrivo dal Nord Italia preoccupano anche i mercati: attivati i varchi a Vo' Euganeo, la Basilicata mette in quarantena chi torna da zone a rischio.

Sono salite a 150 nella notte le persone contagiate da Coronavirus: rispetto all’ultimo aggiornamento il numero dei nuovi casi è aumentato di 38 unità.

Come annunciato in mattinata (LEGGI QUI)Primo morto da Coronavirus a Bergamo: deceduto 84enne al Papa Giovanni tra domenica 23 e lunedì 24 febbraio si è registrata anche la quarta vittima italiana, la terza in Lombardia: si tratta di un 84enne ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Lunedì mattina a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova dove si era verificata la prima vittima italiana da Coronavirus, sono stati attivati i varchi di accesso, misura preventiva di contenimento del virus: carabinieri e polizia li presidiano, evitando “evasioni”.

Dopo il blocco dei collegamenti ferroviari con l’Italia della serata di domenica, l’Austria ha riaperto il Brennero dopo poche ore.

Per ordinanza del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, chiunque rientri da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria sarà messo in quarantena per due settimane presso il proprio domicilio. Una decisione simili è stata presa anche dalla Romania, per i suoi cittadini in arrivo dalle zone a rischio del Nord Italia.

La situazione sta pesando anche su Borsa e titoli di Stato: Milano ha aperto a -3,5% (in peggioramento) mentre lo spread tra Btp e Bund è schizzato dai 134 punti di venerdì ai 145 di lunedì mattina.

AGGIORNAMENTO ORE 12

Il capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ha incontrato la stampa nella sede operativa di Roma per fare il punto sulle attività anti Coronavirus.

Si parla di 219 contagiati, di cui 5 deceduti e un guarito.

In Lombardia dei 167 contagiati, 163 sono positivi e quattro deceduti.

In Veneto 26 positivi e un deceduto.

In Emilia Romagna 18 contagiati.

In Piemonte 4 positivi e due casi esclusi dopo ripetute analisi.

In Lazio tre positivi e una persona dimessa.

Dei 213 positivi, 99 sono ricoverati in ospedali con sintomi, altri 23 in terapia intensiva e 91 sono in isolamento domiciliare senza particolari esigenze di cure tali da richiedere un ricovero.

“In Italia abbiamo cercato di fermare la diffusione del virus con le misure maggiormente precauzionali – ha spiegato Borrelli -. Registrati due focolai e intervenuti con misure impegnative e pesanti. Si può venire tranquillamente in Italia, c’è la sicurezza. Dal 20 gennaio il ministro della Salute aveva organizzato la task force, il 31 gennaio dichiarato stato di emergenza, nominato commissario straordinario e a oggi arriveremo a quasi 3 milioni di controlli effettuati. Sono controlli utili e importanti ma c’è periodo di incubazione con cui bisogna fare i conti. Importante dire che nel nostro Paese, da quando sono stati registrati i primi casi, il Governo è prontamente intervenuto. In questo dipartimento siede il presidente del Consigli e i ministri interessati, c’è in atto coordinamento del sistema di Protezione Civile che funziona, è un modello vincente in cui tutti credono a prescindere dal colore politico”.

Confermata la presenza di due focolai, tra i quali non è stato al momento accertato alcun collegamento.

Aggiornamento ore 16

C’è un sesto morto: un ottantenne a Milano

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