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L'aggiornamento

Coronavirus, Gallera: “Fatti 800 tamponi, 112 persone positive. Pub chiusi alle 18”

L'aggiornamento dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia: "Tre casi accertati a Bergamo, tutti con contatti con la zona di Codogno".

Sono confermati i primi 3 casi di Coronavirus in provincia di Bergamo: nella conferenza stampa convocata alle 17.15 in Regione, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha dato un aggiornamento sulla situazione.

Il presidente della Regione Attilio Fontana: “Oggi abbiamo concordato con il Governo i provvedimenti che attengono alle misure. Esistono due zone: una dove è più diffuso, da dove si è scatenato tutto che definiremmo zona rossa. Qui il Governo ha deciso, oltre a quelli per tutta la Regione, di impedire accesso e allontanamento dei cittadini da tale zona. Si blinda quel territorio: tutti coloro che sono stati contagiati, o gran parte di essi, hanno avuto rapporti con quella zona. Secondo provvedimento che firmeremo tra poco si riferisce al resto della regione che avrà una serie di divieti che spiegherà l’assessore. Vanno nella direzione di impedire che si verifichino situazioni in cui contagio si può diffondere facilmente. Manifestazioni pubbliche, sportive, discoteche, locali chiusi, cinema. Abbiamo disposto chiusura di scuole di tutta la regione e sostanzialmente questo fa riferimento alla zona gialla. Alle 19 faremo una riunione in teleconferenza con tutti i sindaci della Regione per capire e spiegare i termini dell’ordinanza che stiamo per emanare”. 

L’assessore al Welfare Giulio Gallera: “Come avete colto a livello Paese in queste ore si sta lavorando per costruire modalità e meccanismi che fermino diffusione del virus. In una prima fase il Paese ha provato a contenerlo, con individuazione pochi casi e i pazienti zero che arrivavano. Oggi è evidente che per la presenza in varie regioni e per numero crescente delle persone positive dobbiamo gestire seconda fase, di contenimento della diffusione. C’è un focolaio in Veneto e uno nel Basso Lodigiano. Poi ci sono una serie di misure aggiuntive: compito è ridurre per un limitato periodo di tempo, sette giorni inizialmente eventualmente prorogabili a 14, le occasioni di assembramento delle persone che sono quelle che facilitano la diffusione. Così possiamo gestire pazienti positivi. Non siamo in una situazione di pandemia ma è bene provare a evitare che virus si diffonda. Per questo: scuole chiuse, manifestazioni pubbliche, anche sportive, religiose, ludiche. Sospensione per musei e luoghi di cultura, sospensione di ogni viaggio di istruzione in Italia e all’estero, sospensione dei concorsi. Chiusura dopo le ore 18 dei luoghi commerciali di intrattenimento e svago (discoteche, pub, luoghi di grande ritrovo, no ristoranti). Non escludiamo altri provvedimenti”.

“Oggi processato più di 800 tamponi, 112 soggetti positivi – aggiunto Gallera -. Media del 12% di positività, distribuiti tra Lodi, Codogno, Cremona, Pavia, Bergamo Papa Giovanni. Evidente che il Coronavirus oggi non abbia vaccino, ha una alta e veloce contagiosità. Rispetto all’aggressività del virus sottolineo come 112 persone contagiate, solo 17 in terapia intensiva, 5 sono a casa. 53 ricoverate in ospedale e gli altri a casa in osservazione perchè stanno bene e non hanno sintomi ma vengono monitorati. C’è chi supera senza avere problemi, 40% con una piccola cura farmacologica la supera, c’è anche quota in cui è necessario terapia intensiva. Ad oggi nessun ragazzo colpito, pochissimi giovani. Tendenzialmente colpite persone già fragili, 60-70 anni: condizioni pregresse incidono, come per tante altre malattie. Nei prossimi 7/14 giorni state il più possibile al vostro domicilio ma per contenere il più possibile il contagio perchè si trasmette velocemente il virus. Impegniamoci a non frequentare luoghi pubblici, per la salute di tutti. Stiamo provando ad ampliare i posti letto di terapia intensiva negli ospedali: poi meglio se non dobbiamo utilizzarli. Tutte misure preventive. Stiamo mettendo in campo uno sforzo importante ma è di carattere precauzionale verso una situazione che non vogliamo peggiori. Cittadini gestiscano la loro vita e le loro relazioni nelle prossime due settimane, si evitano contatti ma per la salute pubblica. Servizi pubblici e sanitari sono ovviamente attivi. Abbiamo un grosso supporto dall’Istituto Superiore di Sanità”.

Tre i casi positivi a Bergamo, 14 a Cremona, 49 Lodi, 1 Monza e Brianza, 2 Milano provincia, 6 Pavia, 1 Sondrio, 36 ancora in verifica. 

Tutti i casi registrati sono riferibili a contatti con persone positive nella zona di Codogno.

Al momento non è stata presa in considerazione la chiusura degli esercizi commerciali: attualmente, a parte nella zona rossa, i trasporti pubblici non sono bloccati.

 

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