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I lavori in corso

Tangenziale Sud, assemblea infuocata a Valbrembo (e la Provincia non si presenta) fotogallery

I cittadini chiedono interventi di sicurezza stradale e contenimento dell'inquinamento acustico

Il tema, caldissimo, non ha mancato di far discutere. Assemblea infuocata venerdì sera a Valbrembo, dove all’auditorium comunale si è fatto il punto sui lavori della Tangenziale Sud, con uno sguardo particolare a quelli del secondo lotto che attraversano il paese.

All’incontro, promosso dall’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Ferrini (Lega) è intervenuto Michele Comi, referente di commessa per la Vitali, l’impresa di Cisano che ha ereditato dalla Fabiani di Dalmine l’appalto da 21 milioni di euro. “Avevamo invitato anche la Provincia di Bergamo, ma nessuno si è presentato” ha detto Ferrini.

Il tecnico della Vitali ha illustrato le prossime fase dei lavori, rassicurando sul fatto che il cantiere “ha ripreso con forza ed è in costante avanzamento” dopo il lungo stop per gli extracosti derivanti dalla presenza dei sottoservizi (180 punti censiti tra fogne, reti idriche, cavi elettrici e tubi del gas) molti dei quali non segnalati e da rimuovere. In questo senso “la situazione è stata quasi del tutto risolta. Negli ultimi tre mesi – spiega – sono stati avviati i lavori sul tratto nord in trincea: prevediamo di espletare il tutto entro i prossimi due anni, indicativamente nel 2021”.

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LE BORDATE DEGLI EX SINDACI

A scaldare gli animi ci hanno pensato gli interventi degli ex primi cittadini di Valbrembo Gianleo Bertrand ed Elvio Bonalumi. Il primo ha ribadito i contenuti della mozione presentata dalla lista ‘Ideali in Comune’, puntando il dito contro la “mega rotaria” che definisce “esclusivamente funzionale all’innesto del terzo lotto (quello Valbrembo-Sedrina, ndr) e quindi “per logica di buon senso, da realizzarsi non prima di quando verrà finanziato ed appaltato”. Il problema sono appunto i tempi: “incerti, derivanti dai costi illustrati nell’ultima assemblea dei sindaci che superano i 400 milioni”. Secondo Bertrand, l’opera “comprometterà ulteriormente la già precaria fluidità del traffico sull’asse” vista la “concomitanza di due rotatorie nell’arco di pochi metri, quella di Paladina e quella in fase di realizzo”.

Tangenziale Sud, i lavori in corso
I lavori per la realizzazione del secondo lotto dovrebbero terminare nel 2021

Ancor più critico Bonalumi, che ha ripercorso la travagliata storia della Tangenziale Sud: “Purtroppo si è insistito su un progetto sbagliato in origine, privo di studi preliminari sull’impatto ambientale e sul rischio idrogeologico. Per il terzo lotto da Valbrembo a Botta di Sedrina si stimano 420 milioni di euro per 6.125 metri. Una semplice divisione dice che al metro lineare l’opera costa 68 mila 500 euro. Mi chiedo, quando verrà realizzata? A questi si aggiungono i 44 milioni del secondo lotto per altri 4 mila metri di strada. L’unico aspetto positivo del secondo lotto sta a sud, dove la Provincia ha recepito una nostra vecchia proposta per il quadruplicamento da Curno fino all’innesto della Briantea, dove si concentrano le reali criticità del traffico. Per il resto, abbiamo sempre chiesto di rinunciare a gallerie e trincee per i costi esorbitanti e i rischi idrogeologici. Se si blocca la strada, dove va a finire il traffico, nei paesi? Nel 2014 avevamo chiesto di fare un passo indietro e rettificare il progetto. Il tempo è passato lo stesso, eppure l’opera è appena cominciata”. Bonalumi, infine, si concentra sui 21 milioni che la Vitali aveva iscritto come potenziali extracosti e il conseguente accordo con la Provincia per una cifra molto inferiore: 1,4 milioni. “Vogliono chiarirci una volta per tutte questa situazione?”.

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Tra il pubblico c’erano anche il sindaco di Mozzo Paolo Pelliccioli e il capogruppo dell’opposizione in Provincia Gianfranco Masper, che insieme al sindaco di Valbrembo Ferrini porterà all’attenzione di via Tasso alcune delle richieste avanzate dai cittadini durante l’assemblea, soprattutto interventi di sicurezza stradale e contenimento dell’inquinamento acustico. “Abbiamo anche contattato la direzione movimento di Atb per chiedere un miglior coordinamento di orari e coincidenze” per le corse sulla via Padre Murialdo, sottolinea Ferrini. Il Comune ha anche proposto alla Provincia di valutare il posizionamento di un impianto semaforico a chiamata pedonale per tutta la durata del cantiere. Si tratta del semaforo non più utilizzato installato in via Sombreno: “Potremmo metterlo a disposizione sin da subito gratuitamente – conclude il sindaco -. Rimarrebbero a spese della Provincia solo i lavori di messa in opera e attivazione”.

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