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“Inaccettabile”: i pattisti del Car di Ubi rifiutano l’offerta di Intesa Sanpaolo

Si è riunito giovedì mattina a Bergamo il Comitato azionisti di riferimento della banca

Si è riunito giovedì mattina a Bergamo il Comitato azionisti di riferimento di Ubi Banca (Car) che controlla il 17,8 per cento delle azioni. I soci componenti del Patto, dopo circa quattro ore di riunione a Palazzo del Monte, hanno deliberato all’unanimità la seguente posizione:

  1. Ubi è una banca sana, stabile, redditizia, ben gestita per competenze e risorse umane, competitiva e riconosciuta sul mercato di riferimento. Realtà centrale per il sistema socio-economico del Paese;
  2. Gli azionisti riuniti nel Car ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo periodo;
  3. l’Ops di Intesa-Unipol, come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente con i valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile.

Ricapitolando, nel Car ci sono la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (il primo azionista singolo con il 5,95%), Fondazione Banca del Monte di Lombardia (3,95%), Polifin e famiglia Bosatelli con il 2,85%, Next Investment (famiglia Bombassei), P4P Int e famiglia Pilenga, Radici Group e famiglia Gianni Radici, Scame e famiglia Andreoletti, accreditati di una quota, ciascuno, di circa l’1%. Poi è entrato un altro nome pesante nella compagine, la famiglia Gussalli Beretta con la cassaforte Upifra.

Anche il mercato reagisce: il titolo Ubi va in segno negativo (perde intorno all’1,5).

LE DICHIARAZIONI

“Nel Car c’è grande intesa. L’intesa ce l’abbiamo già in casa nel Car” ha dichiarato con una punta d’ironia il presidente del patto, Armando Santus.

Sull’ipotesi di aumentare la quota in Ubi banca per provare a reagire all’ops di Intesa SanPaolo “non escludiamo nulla” ha aggiunto Mario Cera, del comitato di presidenza del Car (che raggruppa il 17,8% del capitale mentre la soglia opa è al 25%). Sul valore della Banca: “C’è un patrimonio netto, basta vedere il bilancio” ha commentato a margine della riunione a Palazzo del Monte.

Capitolo dipendenti: “Abbiamo pensato molto stamattina alle risorse umane di Ubi, il patrimonio di Ubi è essenzialmente il suo personale – sempre Cera -. Abbiamo pensato molto e vogliamo tutelare la banca così com’è”. Poi sottolinea che “le fondazioni socie hanno anche dei contenuti sociali” e “non esiste solo il mercato delle azioni, esistono anche i territori”.

L’offerta di scambio lanciata da Intesa valuta Ubi circa 0,6 volte il patrimonio netto. Se Intesa alzasse il prezzo, la valutazione del Car potrebbe cambiare? “Così l’offerta è irricevibile”, ha tagliato corto Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nonché primo azionista singolo di Ubi e componente del comitato di presidenza del Car.

Lo stesso Genta, infine, ha fatto sapere che gli azionisti non hanno parlato dell’offerta Intesa con l’amministratore delegato di Ubi Victor Massiah (“gli abbiamo solo detto che sarebbe uscito un comunicato”) e che il Car “al momento non ha advisor”, mentre Ubi “ha Credit Suisse”.

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