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La denuncia

Giorno del Ricordo, polemiche a Ranica: “Dal relatore ricostruzione antistorica”

La denuncia dell'avvocato Giovanni Bertino, consigliere di minoranza: "Ha tentato di giustificare l'eccidio, suscitando la protesta degli esuli istriani e dalmati di Ranica e Torre Boldone presenti in sala. Organizzeremo un nuovo incontro con qualcuno adeguatamente preparato".

La Giornata del Ricordo porta in dote altre polemiche: dopo quanto successo a Dalmine, anche a Ranica una conferenza sul tema ha alzato un polverone. 

A ricostruire, e stigmatizzare, quanto successo sabato 15 febbraio durante l’evento organizzato dall’Amministrazione comunale all’Auditorium Gritti, è l’avvocato Giovanni Bertino, consigliere di minoranza della lista di centrodestra “Insieme per Ranica”

“La conferenza ‘Il dolore, la conoscenza, il ricordo: le Foibe’ tenuta dal professor Claudio Luigi Buttinoni, docente di diritto all’Istituto Superiore Oberdan di Treviglio – denuncia Bertino – è stata una triste pagina delle celebrazioni per La Giornata del Ricordo. Nei circa 30 minuti d’intervento, il relatore con una ricostruzione parziale della vicenda, speculare a quella diffusa dal partito comunista jugoslavo, ha tentato di giustificare l’eccidio commesso contro gli istriani, fiumani e dalmati come una logica conseguenza degli atti deliberati dal fascismo in quelle aree contro la popolazione di origine slava. Con ciò, peraltro, dimenticando che l’Istria e la Dalmazia sin dalla Repubblica Veneta nel 1500 sono popolate da italiani, i quali nel corso dei secoli hanno contribuito alla crescita culturale e sociale di quei territori”.

Il consigliere di minoranza continua: “La ricostruzione esposta dal professor Claudio Luigi Buttinoni è antistorica e non condivisa dalla Repubblica Italiana. Infatti l’istituzione della Giornata del Ricordo ha svelato la terribile pulizia etnica compiuta dalle autorità jugoslave comuniste del Generale Tito e ha restituito dignità alle vittime delle foibe e agli oltre 300mila profughi italiani, che sono stati costretti a lasciare le loro case. L’intervento ha suscitato la protesta degli esuli istriani e dalmati di Ranica e Torre Boldone presenti in sala”.

Non manca una frecciata anche all’amministrazione: “Siamo profondamente rammaricati per quanto successo nei confronti di nostri concittadini Ranichesi profughi della Venezia Giulia e Dalmazia ed esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà – spiega ancora l’avvocato Bertino -. Stigmatizziamo, inoltre, il comportamento della maggioranza guidata dal Sindaco Mariagrazia Vergani e dell’Assessore Margherita Tribbia, quest’ultima presente all’incontro, che, oltre ad aver invitato un relatore non all’altezza, ha difeso le sue tesi antistoriche, nonostante le numerose critiche ricevute dagli interventi del pubblico presente”. 

Infine la proposta del gruppo di minoranza: “Per commemorare degnamente anche a Ranica la Giornata del Ricordo e dare voce ai testimoni oculari della tragedia delle foibe ci faremo promotori, a breve, dell’organizzazione di un nuovo incontro con relatori adeguatamente preparati e con il supporto dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia”.

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