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La partita

Pasalic manda in orbita l’Atalanta: ora si può pensare al Valencia

La splendida rete del croato, in gol dopo appena 19 secondi dal suo ingresso in campo, regala ai nerazzurri un successo preziosissimo contro la Roma: e ora la testa può andare a San Siro e alla Champions League.

L’Atalanta ancora una volta riesce a rimontare il vantaggio avversario e ottiene altri tre punti pesantissimi contro la Roma, la più vicina diretta concorrente.

Nel primo tempo la Dea non coglie e non concretizza le occasioni che capitano a Gomez, Ilicic e Hateboer e proprio negli istanti finali di frazione di gioco complice un pasticcio difensivo si trova sotto nel punteggio in quello che rimarrà l’unico tiro dei giallorossi verso la porta di Gollini.

Una Roma poco incisiva in avanti, tutta sulle spalle di Edin Dzeko e alla continua ricerca del suo centravanti, non sfrutta i tempi veloci dei vari Perotti e Kluivert che quando si accendono danno solo l’impressione di poter ferire.

La rimonta atalantina arriva nel primo quarto d’ora della ripresa: prima Palomino insacca da pochi passi riscattando l’errore precedente, poi arriva la mossa a dir poco vincente di Gasperini.

Il tecnico di Grugliasco inserisce Pasalic per Zapata, il croato impiega 19 secondi a pennellare un destro a giro che si infila dove Pau Lopez non può arrivare.

La Dea cerca di gestire vantaggio e energie mentre la Roma aldilà di qualche calcio piazzato non riesce a rendersi mai veramente pericolosa.

La gara fila via con pochi sussulti e dopo tre minuti di extra time un buonissimo Orsato decreta la fine del match.

Nonostante la testa potesse essere protesa anche alla gara di Champions, questa Atalanta ha dimostrato pur senza strafare di avere il carattere necessario per ribaltare l’ennesima partita.

Un segnale fortissimo, un allungo importante in classifica. Roma a 6 lunghezze e scontro diretto a favore degli orobici.

Ora si può veramente iniziare a pensare a San Siro e al Valencia.

Ecco le pagelle nerazzurre

Gollini SV: Inoperoso per tutta la durata del match, può solo raccogliere la palla in fondo al sacco quando Dzeko lo trafigge. Bene nelle uscite alte.

Toloi 6,5: Propulsore infinito, imposta e fornisce sempre un aiuto importante alla manovra. Molto attento anche nelle coperture su Perotti.

Palomino 6,5: Il simbolo della Dea delle rimonte. Prima si ingarbuglia nel pallone aprendo un’autostrada alla rete del bosniaco, poi si riscatta con il tap-in vincente sugli sviluppi di corner. Segue Dzeko a tutto campo e il duello è sicuramente vinto dell’argentino.

Djmsiti 6,5: E’ sua la “spizzata” sul secondo palo che permette al difensore sudamericano di insaccare, per il resto qualche sbavatura nelle traiettorie di passaggio nei primi 45 minuti ,ma nulla di così grave da compromettere una prestazione.

Hateboer 6: Se è vero che Palomino ci mette del suo, il passaggio dell’olandese in quell’azione incriminata è molto potente. Nel complesso gara senza lode e senza infamia con qualche scorribanda ficcante in avanti e buon gioco aereo soprattutto nella ripresa.

De Roon 7,5: Torna dopo la squalifica e in mezzo al campo è un mix esplosivo di corsa, muscoli e visione di gioco. Molto lucido.

Freuler 7,5: Uno dei più positivi, sbaglia un solo appoggio in tutto l’arco della sfida, per il resto grande spirito e geometrie di gioco.

Gosens 6,5: Non si prende la copertina come in altra occasioni, ma il recupero ostinato della palla e il conseguente assist nell’azione del 2-1 sono merito del teutonico.

Gomez 6,5: Nella prima parte di gara sui suoi piedi capita la palla gol più ghiotta di tutte, ma l’argentino nel giorno del suo compleanno spara su Pau Lopez. Grande lavoro da “tuttocampista”, sempre presente in ogni angolo del terreno di gioco (Muriel SV).

Ilicic 6: Si accende solo con una conclusione fulminea nel primo tempo, poi fatica a risaltare perché spesso raddoppiato dalle marcature degli ospiti (Malinovskyi SV).

Zapata 6: Sbaglia qualche pallone di troppo all’inizio, Smalling lo limita in modo davvero egregio e per il colombiano la serata si fa dura. Si limita a lavoro di sponda e servizio per i compagni che riesce a metà. (Pasalic 7,5: E’ la mossa vincente. Dopo appena 19 secondi dal suo ingresso riesce disegnare nel cielo di Bergamo una delle reti più importanti della stagione. Prosegue l’incontro facendo grande densità in mezzo al campo.)

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